In occasione della fiera più importante d’Italia legata al vino, bronzo per il miglior progetto di packaging nella categoria vino. Con la guida di Pierpaolo Sirch, la nuova realtà punta su Pinot Nero e Chardonnay coltivati tra i 650 e i 1.000 metri: una sfida di alta quota nel cuore della Campania.
VERONA – Ha conquistato i giudici del Vinitaly Design Award ancor prima di mettere in commercio i suoi vini: è la Cantina Cosimo Capasso, nuova realtà vitivinicola che nasce in Campania, tra le alture del Monte Taburno, con l’obiettivo di unire una visione internazionale ad una profonda identità territoriale. Il premio ricevuto al concorso dedicato al miglior design vinicolo – riconoscimento Bronzo – segna il debutto ufficiale di un progetto ambizioso, che vedrà l’uscita delle prime bottiglie a ottobre 2025.
Un riconoscimento prestigioso, assegnato proprio nel contesto di Vinitaly, la più importante manifestazione italiana dedicata al vino, che ha saputo accendere i riflettori su una cantina già capace di distinguersi per visione, originalità e coerenza estetica. La vittoria al Vinitaly Design Award non è solo un traguardo simbolico, ma il primo passo concreto nel racconto di un’identità ben definita, che parte dalla bottiglia per arrivare fino al calice.
Anima della cantina è Cosimo Capasso, 31 anni, la cui famiglia è da sempre attiva nel settore agricolo e oggi impegnata in una nuova sfida: la viticoltura di montagna. Cosimo Capasso ha scelto di dare forma al proprio sogno partendo da un’intuizione semplice: credere nella forza della propria terra.
Il percorso inizia nel 2020 tra i versanti scoscesi del Taburno, dove oggi si coltivano Pinot Nero e Chardonnay tra i 650 e i 1.000 metri di altitudine. Una scelta coraggiosa e identitaria, frutto di uno studio pedologico firmato da Pierpaolo Sirch, esperto vitivinicolo di fama internazionale. Il suo intervento ha guidato l’individuazione dei vitigni più adatti a questo territorio e ha rafforzato una visione che pone al centro la qualità, la sostenibilità e il rispetto per il territorio.
Ad attirare l’attenzione della giuria del Vinitaly Design Award è stato l’approccio innovativo con cui la cantina ha scelto di raccontarsi: attraverso una bottiglia-simbolo, ideata dal designer Mario Di Paolo, tra i più autorevoli del panorama internazionale.
Il bronzetto di Ercole, scolpito in rilievo sull’etichetta, omaggia la leggenda che lega l’eroe al Monte Taburno. Un richiamo potente alle origini, alla forza della sfida, alla storia di un territorio che chiede molto ma restituisce tutto.
La bottiglia del Pinot Nero si distingue per l’embossing che richiama lo stemma di famiglia, l’intarsio laterale con il nome della cantina, e una raffinata finestra dorata che lascia intravedere il tappo in sughero, in assenza di capsule vistose. Sobrietà, precisione, autenticità: ogni dettaglio è pensato per riflettere la visione della cantina.
La bottiglia dello Chardonnay segue una linea estetica coerente ma con un’identità distinta: materiali materici e raffinati, etichetta in rilievo con il bronzetto di Ercole, e una struttura visiva e tattile essenziale ed elegante. Una scelta che rispecchia perfettamente lo stile del vino: profondo, luminoso, preciso, capace di raccontare la verticalità e la purezza dell’altitudine.
La prima vendemmia è avvenuta nel 2023 e i vigneti oggi si estendono su 10 ettari. L’uscita ufficiale dei vini è prevista per ottobre 2025, ma il progetto ha già attirato attenzione e riconoscimenti, anche grazie alle innovazioni architettoniche in fase di progettazione per la futura cantina.
Cosimo Capasso è un nome nuovo, ma porta con sé la forza di una visione chiara: costruire, con cura e identità, un vino di montagna capace di farsi riconoscere. E lasciare il segno, come già accaduto a Verona.