Detenuti e docenti dell’Istituto “Roberto Virtuoso” realizzeranno 150 pastiere secondo la tradizione campana.
Salerno – La Fondazione “Caritas Salerno”, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Carceraria della Diocesi di Salerno, annuncia l’avvio di un’importante iniziativa di solidarietà che si svolgerà presso la Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Fuorni (Salerno) in vista delle imminenti festività pasquali.
Nell’ambito del progetto di attività ludico-ricreative avviato nel settembre 2024 negli istituti penitenziari di Salerno e provincia, la Caritas ha organizzato un laboratorio di pasticceria che vedrà protagonisti i detenuti della struttura penitenziaria, guidati dai docenti dell’Istituto “Roberto Virtuoso” di Salerno, già attivo all’interno del carcere con un percorso formativo in enogastronomia e ospitalità alberghiera.
L’iniziativa prevede la preparazione di oltre 150 pastiere secondo la tradizione pasquale campana, coniugando così l’aspetto formativo-professionale con quello della valorizzazione delle tradizioni culturali del territorio.
Grazie alla generosità di alcuni partner locali, che hanno risposto positivamente all’appello della Caritas per la fornitura degli ingredienti necessari, sarà possibile realizzare questo progetto di inclusione sociale. Tra i sostenitori dell’iniziativa figurano la Centrale del Latte di Salerno e Agriovo il cui contributo gratuito si è rivelato fondamentale per la riuscita dell’evento.
“Questo laboratorio rappresenta molto più di un’attività ricreativa,” dichiara don Antonio Romano, presidente di Fondazione Caritas Salerno. “È un’opportunità per i detenuti di acquisire competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro, ma anche un momento di condivisione e di mantenimento di un legame con le tradizioni del territorio. La preparazione della pastiera, dolce simbolo della Pasqua campana, diventa così veicolo di inclusione e di speranza per il futuro.”
L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma di attività che Caritas Salerno promuove a favore delle persone in condizione di svantaggio, in collaborazione con enti pubblici e realtà del privato sociale del territorio.