Sasà V: da venerdì 7 marzo disponibile in radio “Pessima Idea” il nuovo singolo

Da venerdì 7 marzo 2025 sarà in rotazione radiofonica “Pessima idea” (Qanto Records) il nuovo singolo di Sasà V, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 28 febbraio.

“Pessima Idea” è un brano che racconta il delicato equilibrio tra passato e presente nella vita di una persona. Il testo affronta il tema universale del conflitto interiore che nasce quando ci si trova di fronte alla possibilità di ripetere scelte del passato, sapendo che potrebbero rivelarsi nuovamente dannose catturando quel momento di stasi emotiva in cui il tempo sembra fermarsi mentre si è combattuti tra razionalità e sentimento.

Spiega l’artista a proposito del brano: «“Pessima Idea” è un brano che esplora la delicata linea di confine tra passato e presente, dove i ricordi si intrecciano con la paura del futuro. Il testo tocca una corda universale: quel momento in cui ci troviamo sospesi tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, combattuti tra il desiderio di ricominciare e la consapevolezza dei rischi emotivi che questo comporta. Inutile negare che non sia mai capitato ad ognuno di noi.

Per me è uno specchio delle nostre battaglie interiori e della vulnerabilità umana, dove spesso siamo noi stessi i giudici più severi delle nostre scelte e ciò spesso potrebbe significare rinunciare a nuove possibilità.

Ciò che sembra una ‘pessima idea’ può essere proprio il catalizzatore del cambiamento di cui abbiamo bisogno, ma non puoi scoprirlo senza accettare la possibilità di ‘cadere nel vuoto’».

Il videoclip di “Pessima Idea”, diretto da Adriano Giotti, coglie l’essenza più intima del brano scegliendo di girare all’alba per le strade del centro storico di Bologna. La pioggia, comparsa in modo fortuito durante le riprese, si è rivelata un elemento provvidenziale, arricchendo la narrazione visiva e conferendo alle immagini una patina malinconica perfettamente in sintonia con le atmosfere del brano. Le vie antiche del capoluogo emiliano, immerse nella luce soffusa del primo mattino e bagnate dalla pioggia, creano uno scenario suggestivo, amplificando il senso di introspezione e riflessione trasmesso dal testo. La scelta dell’alba, quel momento liminale tra notte e giorno, diventa una metafora visiva del conflitto interiore narrato nella canzone, mentre la città, nel suo lento risveglio, diventa silenziosa e si fa testimone di questo viaggio emotivo.