Da venerdì 24 gennaio 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “PANOFOBICO”, il nuovo singolo di MAURO CESARETTI.
Il brano “Panofobico” è una potente riflessione sulla salute mentale e sulla necessità di supporto e comprensione da parte di chi ci sta vicino, esplorando in modo profondo e sincero il tema dell’ansia e della paura costante. Il testo racconta l’esperienza interiore di chi vive con una sensazione pervasiva di disagio, paura e inadeguatezza, in cui ogni aspetto della realtà diventa fonte di apprensione. Con un linguaggio diretto e crudo, l’artista descrive il panico che lo attanaglia, reso ancora più difficile dalla mancanza di comprensione da parte degli altri. La parola “panofobico”, che definisce la paura irrazionale e generalizzata verso tutto, diventa il fulcro del brano, incarnando una condizione mentale complessa e invalidante. Le parole catturano la lotta costante contro una fobia che sembra non avere confini, mentre la ripetizione del ritornello sottolinea la sensazione di essere intrappolati in un ciclo di ansia cronica, reso ancora più doloroso dall’incomprensione degli altri. Musicalmente, la canzone alterna momenti più intimi e riflessivi a drop potenti, che amplificano il senso di tensione e liberazione, rendendo la canzone un’esperienza immersiva per l’ascoltatore. Il contrasto tra la vulnerabilità delle parole e la forza dell’arrangiamento musicale evidenzia la dicotomia tra la fragilità dell’individuo e l’intensità delle emozioni che lo travolgono.
Spiega l’artista a proposito del brano: «“Panofobico” nasce come un’intima personificazione delle paure che si agitano nella mente di una persona insicura, portata iperbolicamente a temere tutto ciò che la circonda. Questo brano non è solo una riflessione personale, ma anche un tributo delicato e profondo a mia madre, una donna che, a causa delle sue insicurezze, ha finito per sviluppare un timore quasi onnipresente verso il mondo. La canzone cattura questa condizione mentale, dove ogni cosa sembra potenzialmente pericolosa, generando una spirale di ansia e panico».