Si terrà a Napoli, nel primo pomeriggio di martedì 7 gennaio 2025, presso Palazzo Santa Lucia, un primo incontro di approfondimento tecnico sulle criticità emerse a metà dicembre sull’approvvigionamento idrico per il Comune di Montoro.
Il tavolo è stato convocato dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, a cui prenderà parte il primo cittadino del Comune di Montoro, l’Asl Avellino, l’Arpac, il Dirigente della Regione degli Impianti e reti del ciclo integrato delle acque di rilevanza regionale e l’Ente Idrico Campano.
Nella scorsa settimana, l’ASL S.I.A.N. – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione – tramite comunicazione del 31 dicembre 2024 ha inviato i dati dei prelievi del 30 dicembre analizzati da ARPAC su campioni di acque raccolte nei diversi fontanini pubblici delle frazioni di: Chiusa, San Pietro, Borgo, Sant’Eustachio, Preturo e Chiusa.
I dati, dopo il monitoraggio delle scorse settimane, hanno confermato la potabilità dell’acqua, presentando una netta e sostanziale riduzione della soglia di attenzione delle sostanze a rischio quali tricloroetilene e tetracloroetilene, in tutti i punti di prelievo. I carboni attivi presso l’impianto di Aterrana in data 27 dicembre 2024 sono stati sostituiti dall’Ente gestore.
Un dato confortante – commenta il sindaco Salvatore Carratu’- che ci permette di tirare un sospiro di sollievo. Ovviamente questo non ferma l’azione amministrativa, il nostro è un impegno continuo e costante per comprendere al meglio quali sono le strade di risoluzione di un problema complesso, la sua gestione o mitigazione. Come Amministrazione Comunale stiamo interloquendo prioritariamente e quotidianamente con tutti i soggetti istituzionalmente preposti.
In questo momento sono diverse le compagini associative, sindacali e politiche intenzionate a trattare ed approfondire il tema; comprendo i punti di vista di tutti.
Alcuni assumono atteggiamenti provocatori che rasentano il ridicolo, ma non mi stupisco affatto è nel loro dna definirsi superiori agli altri, sentirsi i migliori, oggi si scoprono finanche ambientalisti, gli unici chiamati a tutelare i cittadini.
Peccato, per loro, che Montoro ha un sindaco che informa e che si occupa dei propri cittadini; se non avessi fatto una semplice richiesta di esami e prelievi sull’acqua distribuita nella rete idrica cittadina attualmente nessuno avrebbe dibattuto, scritto, commentato o approfondito il tema. Ripeto nessuno.
Nel post emergenza sono arrivati diversi attacchi della minoranza: c’è chi richiede l’attivazione di un piano di protezione civile comunale che, attualmente, non prevede questo tipo di scenario, altri che chiedono l’attivazione di screening sulla popolazione come se l’ente comune svolgesse funzioni appartenenti all’Asl o all’Istituto Superiore di Sanità. Tutto pur di essere in scena, sotto la luce dei riflettori, facendo da spalla ai mistificatori di un territorio che va salvaguardato insieme a tutti coloro che operano in diverse attività nella nostra realtà cittadina.
A testimonianza di un impegno costante sulla problematica, ben prima dell’ordinanza sindacale n. 192 del 16 dicembre 2024 che ha visto il divieto di utilizzo delle acque per uso potabile, il Comune di Montoro lo scorso 18 novembre era presente al Tavolo Tecnico convocato in Regione così come alle precedenti sedute (6.8.2024 e 5.11.2024) della Conferenza di Servizi avente ad oggetto: “Intervento ambientale relativo alla falda Solofrana-Montorese per inquinamento da Tetracloroetilene. Il tavolo, convocato in Regione, ha visto anche l’illustrazione delle osservazioni del Comune e degli altri enti, circa la definizione dell’area di rischio. Al termine della discussione, è stato richiesto alla società RTI, affidataria del progetto, di avvalersi del supporto di ARPAC per predisporre una relazione integrativa che contenga sia una proposta di monitoraggio sia di un piano di indagini integrative al fine di acquisire le ulteriori informazioni necessarie alla successiva bonifica. Bonifica che prevede ulteriori e specifiche progettazioni per depurare le acque di falda contaminate. Tutto ciò potrà avvenire solo se saranno stanziate ingenti risorse finanziarie da parte della Regione.
A distanza di mesi sembra invece che tale scelta sia stata dettata solo dall’Amministrazione Comunale di Montoro per chissà quale motivo oscuro; in realtà le osservazioni di tutti gli Enti coinvolti sono state guidate dall’unica ratio, se non ricostruiamo i fenomeni di contaminazione delle falde diventa difficile se non impossibile individuare soluzioni utili e concrete per la bonifica del sito.
L’incontro in Regione è solo un primo passo, dopo questa prima fase emergenziale, come primo cittadino sarò sempre pronto a svolgere il mio ruolo e ad assumere le mie responsabilità, ma diventa necessario su temi così importanti essere tutti dalla stessa parte evitando di creare fazioni in lotta nella nostra comunità. Abbiamo tutti bisogno di puntare allo stesso obiettivo: risolvere il problema.