Esagerata, verrebbe da dire. Invece no, è esattamente il contrario. Gira proprio intorno al concetto di non-esagerazione la nuova campagna pubblicitaria del Gruppo Catone. Perché è un’azienda che non esagera, ma normalizza alcuni concetti all’apparenza esagerati.
Questa campagna pubblicitaria, forte di manifesti 6 x 3 affissi nei principali centri urbani della Terra di Lavoro e di avvisi in formato ridotto diffusi capillarmente nel centro di Caserta, rappresenta per il Gruppo Catone il segno di una svolta, di un profondo cambiamento, di un cambio generazionale, che si percepisce dal linguaggio e dal tipo di immagini.
Il Gruppo Catone nasce nel 1960 con Giovanni Catone. Sette sedi sul territorio casertano e due prossime nuove aperture. Oltre ai marchi già consolidati quali Kia, Ford, Hyundai, Evo, Xev e Giotti Victoria, il Gruppo Catone dispone di un reparto dedicato al noleggio sia breve che a lungo termine per tutti i marchi. Il brand Catone rappresenta un simbolo di affidabilità, passione e innovazione nel settore. A guidare il gruppo verso traguardi sempre più prestigiosi è stato finora Mario Catone, il papà di Laura e Alessia. E ora tocca proprio alle due “ragazze terribili”, come terza generazione, guidare le redini dell’azienda. La loro mission è che qualunque sia l’esigenza di mobilità si debba soddisfare dalle due alle quattro ruote. E per comunicarlo hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona, comparendo sui manifesti con outfit eclatanti e soprattutto paradossali. Il contrasto tra il claim iniziale “Non per esagerare ma…” e la successiva frase, appunto esagerata, vuole scuotere nell’utente l’idea che per gli altri potrebbe essere esagerato, ma per il Gruppo Catone è assolutamente la normalità.
Ed ecco Laura in stile safari imbracciare un’arma giocattolo dall’evidente tappo rosso e andare a caccia di Puma, ovvero il modello più venduto degli ultimi anni in casa Catone per il marchio Ford. “Ha visto più Puma lei che la foresta tropicale” è esagerato, ma è vero. Basta non confondere il puma con un’automobile.
E poi c’è Alessia in mise pop coreana. “Ha visto più Kia lei che kianventat” è la frase che le viene cucita addosso. Il riferimento è all’intera linea Kia, di cui Alessia è un’incredibile venditrice e si gioca con l’assonanza tra Kia e l’espressione dialettale Kianventat.
Entrambe le protagoniste enfatizzano il concetto di esagerare, ma affermano allo stesso tempo il contrario. Si è scelto un visual molto pulito, pop e chiaro proprio per dare forza e attenzione all’immagine aziendale e mettere in risalto le figure di Laura e Alessia.
Il Gruppo Catone non esagera, ma mette una marcia in più e supera i luoghi comuni. Più che un passo avanti si tratta di un bel salto… generazionale!