Tra i problemi ormai atavici del sistema produttivo italiano, c’è quello legato alla produttività. Un termine ben poco utilizzato sullo scenario politico nazionale ma che sarebbe da analizzare a fondo, essendo uno degli elementi più importanti e incidenti sullo sviluppo economico di un Paese. Di recente, anche il FMI ha sottolineato queste criticità che si presentano, ormai, da troppo tempo.
Il Cavaliere Domenico De Rosa, CEO di SMET, ha analizzato lo scenario e rimarcato quanto la produttività sia da mettere al centro nello sviluppo delle politiche economiche nazionali e comunitarie. “Si deve aumentare la produttività, insistere sullo sviluppo di competenze qualificate, utilizzare bene le risorse a disposizione e fare politiche industriali mirate – spiega il Cav. De Rosa -. Bisogna intervenire il prima possibile, nonostante in questi anni abbiamo perso terreno rispetto ad altre realtà nazionali. Uno stimolo viene dato dal PNRR ma dobbiamo ricordare che è fondamentale volgere l’attenzione a quegli investimenti che non sono di pura spesa, ma che garantiscono un ritorno a tutto il sistema Paese”. Il richiamo immediato è al deficit pubblico, che continua a galoppare e non accenna a diminuire. Secondo le stime, ci si avvia inesorabilmente a sfondare anche il muro dei 3.000 miliardi di euro del debito pubblico, il quale produrrà annualmente una spesa improduttiva dello Stato di circa 100 miliardi. “Numeri poco sostenibili, considerando il ritorno all’applicazione del nuovo patto di stabilità europeo a partire dal 2025” sostiene il Cav. De Rosa.
Oltre al necessario appunto sull’indirizzo interno, Il CEO di SMET ha voluto ricordare che “tutti devono fare la propria parte. Questo vale sia per il mondo politico sia per quello imprenditoriale, ad ogni livello e in ogni dimensione, da quella locale fino a quella europea”. Una sinergia nelle azioni e negli intenti che, in un mondo globalizzato e interconnesso – e con una fortissima commistione tra settore Pubblico e privato – è più necessaria che mai.
Il Cav. De Rosa sottolinea come l’Unione Europea abbia un ruolo fondamentale e di massima responsabilità. Dalle politiche comunitarie, infatti, dipende una buona parte del destino industriale ed economico dei 27 Paesi membri. “Confido che l’Europa possa correggere la sua rotta lasciandosi alle spalle le politiche fondate sull’ ideologia e che sono portate avanti da gruppi radicali”.
Il richiamo è, in particolare, alle politiche sulla transizione ecologica che, a detta del CEO di SMET, non sono fondate su dati reali. “Questo è un momento decisivo per la nostra storia – spiega il Cav. De Rosa – e la nuova Commissione Europea dovrà prendere provvedimenti immediati per limitare i disastri economici provocati dal new green deal e dalle forzature compiute a favore dell’elettrificazione. E questo, attenzione, non lo dico io: tante grandi imprese hanno fatto retromarcia e chiesto di rivedere queste politiche che incidono negativamente sulla vita dei cittadini europei. Ci vuole equilibrio – chiosa il Cav. De Rosa – e razionalità. Se le politiche economiche e produttive si baseranno sui fatti e sui dati oggettivi, riusciremo finalmente a invertire la rotta e creare un futuro migliore, per tutti”.