Torna a, per la seconda volta in questa stagione, un ormai amico di Teatrosophia, drammaturgo di primo piano e attore sorprendente. Parliamo di Giuseppe Manfridi con uno spettacolo/narrazione, con il quale debuttò nel 2009 al Teatro Argentina di Roma ottenendo un formidabile successo.
Si racconta di un uomo determinato a guardare la propria vita dal di fuori. Per farlo, abbandona la famiglia prendendo alloggio in una pensione che fronteggia la sua casa. Qui rimane per una ventina d’anni sino al giorno in cui decide di ritornare dalla moglie, come se nulla fosse accaduto. Da qui, con uno scarto sorprendente, questo viaggio partito da “Wakefield” ci condurrà sino alle Olimpiadi messicane del ’68 per raccontare una prodigiosa impresa sportiva (quella che portò Robert Beamon a stabilire un prodigioso record nel salto in lungo), e con essa una tragedia dei nostri tempi da molti dimenticata e da pochissimi raccontata.