Viviamo un tempo dove il confine tra reale e virtuale diventa sempre più confuso e sbiadito, tutto potrebbe essere reale e tutto potrebbe non esserlo. È questo l’assunto dal quale parte la commedia “Lui è io” scritta e diretta da Rodolfo Fornario, che alterna sempre di più le fatiche di attore/regista a quella di autore, e che andrà in scena sabato 16 (inizio ore 20.30) e domenica 17 marzo (inizio ore 18.30) al Piccolo Teatro Portacatena di Salerno. Una commedia attualissima e divertente sulla difficoltà di creare relazioni nei tempi del web. In scena sei attori: Antonello Cianciulli, Antonella Quaranta, Roberto De Angelis, Rosaria La Femina, Daniele Alfieri e la giovane Rosa Pia Greco. Romualdo Muflone, impiegato del catasto, è un attempato sessantacinquenne, separato da qualche anno, fuori da tutti i circuiti e i meccanismi che permettono ad un uomo di potersi approcciare con l’altra metà della mela. Così, un po’ per sconforto, un po’ per gioco, una sera si iscrive su di uno di quei siti per incontri. Ma la sua scarsissima autostima e anche la curiosità di capire cosa si prova ad essere un uomo bello, affascinante e con tanti interessi particolari e stimolanti, lo porta a mettere sul profilo che creerà, non la sua foto ma quella di suo fratello Gabriele, affascinante architetto di successo. Veronica è una donna di origini meridionali che lavora a Milano, una sua foto attira l’interesse di Romualdo che prova un impacciato approccio, incredibilmente Veronica risponde e da quella notte per tre mesi tutte le notti i due chattano scoprendo di avere tanti interessi in comune. Una mattina, Romualdo riceve un messaggio sul pc, Veronica ha deciso di venire a Napoli nel prossimo fine settimana per conoscere Gabriele da vicino. Il povero Romualdo si vede così costretto a chiedere l’aiuto di suo fratello Gabriele, il quale però…È questo l’antefatto alla base di “Lui è io”, una commedia attualissima e divertente sulla difficoltà di creare relazioni nei tempi del web imperante ,l’ultimo lavoro di Rodolfo Fornario che alterna sempre di più le fatiche di attore/regista a quella di autore.