La Dr.ssa Annamaria Ascione – Psicologo Clinico, con l’intero team di Anima Iris- Consulenza integrata in psicologia clinica, Pompei – sono da sempre impegnati in prima linea sulle esigenze psichiche ed emergenziali della popolazione, soprattutto della fascia giovanile.
Depressione e stati d’ansia sono disturbi psicologici sempre più diffusi tra i giovani, addirittura raddoppiati, complice l’emergenza Covid.
A peggiorare la situazione in questo ultimo anno, le guerre attualmente in atto e il bradisismo.
Per tutelare la salute mentale dei giovani e combattere il disagio è necessario il supporto di tutti, famiglie scuole e psicologi.
Un tema, quello del disagio giovanile, che sarà al centro di due importanti eventi, nel prossimo fine settimana, a cui prenderà parte la dott.ssa Ascione.
Si inizia sabato 28 ottobre alle 9, presso l’Istituto Denza di Napoli con il convegno “INSIEME PER” – IDMA International Disaster Medicine Association, nel corso del quale si parlerà di Violenza sulle donne – Criticità dei Pronto Soccorso – Disabilità – Bradisismo nell’Area Flegrea – L’Europa tra due guerre.
Domenica 29 ottobre, la dott.ssa Annamaria Ascione, per il secondo anno di seguito. parteciperà al convegno promosso dall’ASSIMEFAC – Associazione Società Scientifica Interdisciplinare di Medicina di Famiglia e Comunità, “I Care” giunto alla III edizione, nella prestigiosa cornice di Pharmaexpò, una kermesse non solo commerciale, ma ricca di scambi e confronti multidisciplinari e scientifici, tra diverse professioni Sanitarie e non solo.
Nella sua relazione la dr.ssa Ascione sottolineerà i temi della narrazione psichica e della medicina narrativa, come esperta e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Assimefac, a ridosso delle recenti situazioni sismiche del territorio napoletano e della solfatara.
“Il tempo della narrazione – sottolinea la dott.ssa Ascione- è esso stesso tempo di cura. La possibilità di dare parola ai propri sentimenti di incertezza, ansia e disorientamento soprattutto da parte dei bambini e degli adolescenti, è il primo fondamentale aspetto di sostegno emotivo e psichico che dobbiamo loro. A ridosso di una pandemia che ha lasciato importanti strascichi emotivi dando il via alla generazione covid, con peculiari aspetti e sintomatologie legate all’ansia e a viraggi psicosomatici post covid – la guerra in Ucraina e le incertezze relative al futuro, i recenti eventi sismici sembrano trovare nella attuale e incerta cornice sociale ed emotiva, conferma di un “mondo che trema” e che i nostri giovani descrivono come senza speranza per il loro futuro. Dar loro la possibilità di narrare e pensare elaborando insieme le esperienze reali ed emotive legate a questo tempo, è un tema attuale ma soprattutto una responsabilità professionale, umana ed emotiva di tutti noi in ambito sanitario”.