Lunedì 18 settembre alle 18, presso lo spazio U-Platz, la presentazione della seconda residenza artistica del progetto “Il filo immaginario” della compagnia Gommalacca Teatro.
POTENZA – Lunedì 18 settembre alle ore 18, presso lo spazio U-Platz di via Tirreno 49 a Potenza, è in programma la presentazione della seconda residenza artistica dell’edizione 2023 del progetto “Il filo immaginario” della compagnia Gommalacca Teatro. Il collettivo belga Forteresse, in residenza a Potenza dal 16 al 30 settembre, illustrerà il progetto dal titolo “Orsolina: una di noi”, che vuole celebrare la diversità umana attraverso la storia di una figura troppo unica per adattarsi agli stereotipi sociali.
Forteresse è una compagnia belga che si occupa di creazione, produzione e diffusione di progetti artistici e pedagogici, pluridisciplinari e di ricerca. In “Orsolina: una di noi” Orsolina è troppo: troppo grassa, troppo rumorosa, troppo sorridente, troppo ingenua, troppo curiosa e troppo sensibile. La sua visione del mondo è troppo unica. Orsolina non riesce a trovare il proprio posto nel mondo, non si sente ancora adulta, almeno per come si era immaginata che gli adulti dovessero essere.
“Orsolina: una di noi” si propone di evidenziare l’unicità di ciascun individuo e di promuovere la diversità come un valore da preservare. Il progetto affronterà storie e esperienze di persone di diverse età, condizioni e background e prevede due laboratori aperti alla comunità, che si terranno il 22 e il 23 settembre, seguiti da un evento di restituzione il 28 settembre.
Il primo incontro sarà aperto a tutte le età e condizioni e si concentrerà sulla diversità, con un focus particolare sui portatori di handicap di ogni genere, inclusi quelli con malattie invisibili come la poliartrite o la fibromialgia, oltre ai temi legati al genere e all’immigrazione. Sarà un incontro di scrittura polivocale per riflettere assieme su, attorno, della e per la diversità: parola che spaventa e tormenta eppure rende ciascuno di noi un essere umano unico e irripetibile.
Il secondo incontro coinvolgerà lo stesso gruppo di persone nella creazione di un manifesto poetico a partire dalla scrittura prodotta durante il primo incontro, da lasciare in eredità a “Il filo immaginario”.
“Il filo immaginario” è un progetto della compagnia Gommalacca Teatro per la promozione e il sostegno dei nuovi linguaggi della scena creativa, performativa e interdisciplinare, rientrante nel programma triennale di residenze “Artisti nei territori” sostenuto da Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo e Regione Basilicata.