Come nasce una sfida di successo? Quali i giusti ingredienti? E quale il futuro del Sentiero dei Limoni – Path of Lemons Amalfi Coast, che collega a monte i comuni di Minori e Maiori? Tutte domande imprescindibili a cui daranno sicuramente risposte appropriate i protagonisti di questa sfida. In primis il promotore del Sentiero dei Limoni, Michele Ruocco, e con lui la Pro Loco di Minori, mercoledì 26 luglio in piazza Maggiore Garofalo a Minori. A partire dalle ore 21.00 Alfonso Bottone delineerà con lo stesso Michele Ruocco, con il presidente della Pro Loco Giuseppe Apicella, il consigliere nazionale UNPLI Mario De Iuliis, i contorni della sfida, che coinvolge direttamente anche le due Amministrazioni comunali di Minori e Maiori. Un coinvolgimento operativo che sarà rappresentato negli interventi dei due primi cittadini, Andrea Reale e Antonio Capone. Ma il rilievo promozionale, turistico ed economico che il Sentiero dei Limoni si è conquistato nel tempo, è patrimonio non solo dei due comuni suindicati e del borgo di Torre, attraversato da questa passeggiata naturalistica, ma dell’intera Costa d’Amalfi, della provincia di Salerno e della regione campana. E a sottolinearne la portata interverranno nel corso della serata il presidente del Distretto Turistico Andrea Ferraioli, i presidenti del Comitato provinciale UNPLI Salerno Elena Tommasino e di quello del Comitato regionale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia Tony Lucido.
Il Sentiero dei Limoni nato come idea più di 30 anni fa, oggi non è solo accoglienza, paesaggio, ospitalità ed enogastronomia, ma anche cultura contadina. Una risposta all’abbandono del territorio con il ripristino di alcuni limoneti. E la nascita di attività economiche ecosostenibili nel rispetto del territorio. Il Sentiero dei Limoni insomma come filosofia esperienzale, perché il turismo è anche economia emozionale che si sviluppa e migliora quando diventa economia relazionale positiva, nel rispetto del turista come ospite e non utente. “Venire sul Sentiero dei Limoni a tutte le ore per vivere una realtà non più lasciata nell’oblìo o nell’abbandono, ma che cerca di proporsi e riproporsi in vari aspetti, è scelta di partecipazione”, sottolinea Michele Ruocco. Che aggiunge: “Un luogo ideale anche per fare sport in sicurezza, senza fattori inquinanti, insieme e da soli; e dove la bellezza ispira la poesia ed il poetare, la prosa ed il racconto, la meditazione e la riflessione. Se poi questo “successo” è stato raggiunto in una strategia di storytelling (passaparola), senza spendere un solo euro di denaro pubblico, allora non possiamo che essere tutti contenti e soddisfatti, perché amare il proprio paese è bello”. Una opportunità che tenda per il futuro a lasciare alle nuove generazioni non solo la bellezza dei luoghi, ma anche una prospettiva occupazionale sicura.