Da giovedì 18 a lunedì 22 maggio la storica casa editrice campana Marlin editore sarà al Salone Internazionale del Libro di Torino, nel padiglione 3, allo stand N64-P63, per presentare tutte le sue iniziative editoriali nella vetrina più importante d’Italia.
Tra gli scaffali di Marlin editore non potevano mancare, nella fiera del libro per antonomasia, le sue ultime uscite: “Tre crimini celebri. Storie di cronaca vera” di Alexandre Dumas; “La regina di Tebe” di Annamaria Zizza; “Cristo si è fermato a Shingo” di Marco Lupis; “Gli dèi hanno sete” di Anatole France; “Le donne che conquistano il mondo di Ermanno Corsi e Pier Antonio Toma; “L’Eterno” di Simona Moraci; “L’enigma della Medusa” di Alessandro Luciano e “Awen. Lo scontro” di Monica Zunica.
E poi le ultimissime pubblicazioni in assoluto, in termini temporali, che usciranno in libreria proprio in occasione del Salone, venerdì 19 maggio: si tratta dei romanzi “Il volo del cormorano” di Pier Bruno Cosso, già autore di “Solo danni collaterali”, e de “Il regolo imperfetto” di Carmine Mari, già autore di “Hotel d’Angleterre” e “Il fiore di Minerva”.
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Tra gli appuntamenti organizzati dalla casa editrice di Cava de’ Tirreni spicca, sabato 20 maggio dalle 13.00 alle 13.30, il firmacopie di Dacia Maraini sulla raccolta di racconti “Sguardo a Oriente” a cura di Michelangelo La Luna, giunta alla sua sesta edizione; nel volume, appartenente alla collana “La camera del fuoco”, dedicata a reportage di politica, costume e attualità, l’autrice toscana racconta delle sue esperienze di viaggio lunghe una vita.
“Una delle poche cose certe è che viaggiando si allunga il tempo.”, scrive Maraini in “Sguardo a Oriente”. “Non c’è cosa che restringa lo spazio vitale come la ripetizione dei gesti, delle abitudini. Il tempo delle abitudini appare eterno, ma nel ricordo ha la durata di un attimo. Il tempo delle diversità, dei pericoli, del nuovo e dell’inaspettato appare al contrario breve e fuggevole. Ma visto di spalle, si allunga all’infinito. La contrazione è data dalla ripetizione e dalla mancanza di sorprese, buone o cattive che siano. La dilatazione esplode dalle sorprese inattese, dagli incontri imprevisti, anche, perché no, dalla paura del futuro e dei suoi trabocchetti”.
Michelangelo La Luna, docente presso la University of Rhode Island, così descrive “Sguardo a Oriente”: “Da questi testi emergono la curiosità e l’afflato dell’instancabile viaggiatrice, il ritmo incantevole della grande scrittrice e lo stile icastico e incisivo dell’esperta giornalista che da oltre sessant’anni scrive per alcune delle maggiori testate italiane. Per gli amanti delle vicende biografiche della Maraini, segnalo anche la presenza di pagine accattivanti, in cui l’autrice descrive Paesi come la Cina, il Giappone, l’India e lo Yemen che aveva visitato in precedenza con membri della sua famiglia, o con due suoi celebri compagni di viaggio come Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini.
L’autrice DACIA MARAINI
Dacia Maraini è nata a Fiesole (Firenze) e vive a Roma. È autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre cinquanta Paesi. Ha vinto, tra gli altri, i premi Campiello, Strega, Napoli, Fregene, Brancati-Zafferana, Flaiano, Scanno, Cimitile, Hemingway e Viareggio alla carriera. Tra i suoi romanzi ricordiamo: La vacanza, L’età del malessere, Memorie di una ladra, Donna in guerra, Isolina, La lunga vita di Marianna Ucrìa (dal quale è stato tratto il film di Roberto Faenza Marianna Ucrìa), Bagheria, Voci, Un clandestino a bordo, Dolce per sé, Buio, La nave per Kobe, Colomba, Il treno dell’ultima notte, La bambina e il sognatore, Tre donne, Corpo felice, Trio. Nel 2021 è uscito il Meridiano di alcune sue opere più rappresentative. In edizione Marlin: Dentro le parole (2005), Dacia Maraini in cucina (2007), entrambi a cura di Gioconda Marinelli, e Alfabeto quotidiano (2021) scritto con Gioconda Marinelli.
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Inoltre, domenica 21 maggio alle 10.45 si terrà la presentazionedelvolume, “Io, la Campania” – oggi alla sua terza edizione -,nella Sala Berlino del Centro Congressi Lingotto Fiere. Insieme all’editore, Sante Avagliano, il giornalista Paolo Speranza e il Presidente dell’ARCI Campania Alessio Curatoli accompagneranno l’autore, il giornalista e scrittore Paolo Romano, nella presentazione del suo libro.
Il volume, che inaugura la nuova collana “Le guide Marlin”, è una guida della Regione realizzata in maniera originale, immaginando che la Campania descriva le proprie bellezze (e quelle delle sue figlie, le province) esprimendosi in prima persona, mentre veste i panni di una bellissima sirena. Dalle prime popolazioni italiche ai giorni nostri, il libro procede con un excursus non solo storico ma anche artistico, paesaggistico ed enogastronomico nel mondo dei tesori campani.
La forma diretta utilizzata nella narrazione di “Io, la Campania” attraversa diversi registri: colto, divulgativo, storico, poetico, persino ironico. Non la solita guida, ma il mémoire di una regione che è sintesi e icona dell’intero Mezzogiorno d’Italia; non un resoconto storico-turistico, ma il racconto diacronico e curioso di una terra antica.
È l’autoritratto che illustra il profilo più autentico della Campania, offerto al lettore come l’affresco narrativo di una figura femminile fascinosa. “Proverò a raccontarmi, a mettermi a nudo parlando di me come nessuna terra ha mai fatto. Delle vénti regioni d’Italia sono, forse, la più baciata dalla fortuna. Di molte mie località si dice che Dio, mentre creava il mondo, si sia lasciato andare a un’eccezionale profusione estetica e vi abbia “colato” oltremisura la bellezza con il suo “divino mestolo”. Tanto che mi sorge il superbo sospetto che Dio sia campano…”: è l’incipit di un libro originale, dove Romano racconta con il suo stile, fatto di narrazione e verità storica, affabulazione e poesia.
Un libro per tutte le età, con un ricco apparato iconografico stampato interamente a colori e una copertina d’artista, firmata dal ceramista Franco Raimondi, che ha realizzato per l’occasione un grande piatto ove è raffigurata una sirena contemporanea: è una donna sempre giovane che continua ad affascinare e gusta un caffè osservando il lettore.
L’autore PAOLO ROMANO
Giornalista, docente, scrittore. Già collaboratore del Televideo Rai-Giubileo, storico redattore dell’emittente televisiva Tds, Paolo Romano è componente del Comitato Scientifico del MuDiSa, il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno. Ha realizzato documentari in India, Tunisia, Germania, Israele, Egitto e Giordania. Ha collaborato con i quotidiani: “Il Mezzogiorno”, “Il Corriere di Salerno”, “Il Mattino”, “La Città”, “Il Quotidiano del Sud”. Tra i libri pubblicati: la raccolta di poesie Menti Perdute (1995); le prose poetiche Circo-stanze (2000), Meridioni. Ovvero della docilità dei luoghi (2002) e Mille quadri non dipinti (2015), con la prefazione di Erri De Luca. Gli ultimi volumi editi: La storia di Salerno. Dalla preistoria ai giorni nostri (2019), Storia del Coronavirus a Salerno e in Campania (2020) e, in edizione Marlin, Il castello di carta. Guida letteraria di Salerno e della sua provincia (2021, II edizione), prefazione di Gennaro Sangiuliano.