Dal 12 maggio 2023 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Welcome to Babylon” (LaPOP), il nuovo singolo degli Animarea. “Welcome to Babylon” è un brano che racconta la storia di una donna che, con le sue fragilità, ha affrontato coraggiosamente le sfide della vita. Le sofferenze fortificano ma anche ti cambiano. Le occasioni perdute, i problemi irrisolti, le costanti frustrazioni sono conflitti aperti che alimentano i disequilibri interiori e così la voglia di ribellione, di lasciarsi andare, soltanto per provare a sfiorare ancora il piacere della felicità. È la Babilonia dell’anima! Lì dove regna il disordine e la confusione, si infiamma la voglia di una libertà incondizionata. L’amore è il riscatto di una dimensione caotica. Benvenuti a Babilonia. Spiega il duo a proposito del brano: “Questo brano spiega i contrasti del nostro tempo: le sconfitte, la perdita di fiducia sul futuro, le sofferenze interiori, la voglia di cambiare, il desiderio di continuare a sognare spesso senza sapere come. È un caos che ci accompagna anche quando fingiamo di essere felici. Ma dal caos nasce l’ordine e dalla confusione dei sentimenti, l’amore! Ma l’amore per durare ed essere vero deve essere disposto a condividere anche i momenti più difficili, proiettato a risolvere ogni conflitto ea lottare sempre senza riserve. È una canzone ritmata, equilibrata, che rimane in testa, arrangiata con un approccio moderno ma al tempo stesso con melodie che ricordano gli anni 80/90, il periodo per noi più significativo per la musica POP. Abbiamo usato molti strumenti elettronici tra cui il sitar,atmosfere orientali come richiamo all’antica Babilonia”. |
Il videoclip di “Welcome to Babylon” trae ispirazione da “New Babylon” dell’artista olandese Constant Nieuwenhuys , un progetto artistico che ha sviluppato negli anni ’50 e ’60, in cui ha immaginato una città utopica. La rappresentazione artistica della città, in cui la luce, le sovrapposizioni e le superfici metalliche vengono utilizzate per creare una rappresentazione astratta della struttura urbana. La sovrapposizione di tinte e colori, come l’arancione per lei, il blu per lui e il viola quando i due componenti del gruppo sono insieme, rappresentano la diversità e la complessità della città. Le luci ei movimenti creano scie e gli elementi stilistici come le riflessioni ei “glare” vanno a rappresentare l’estasi del momento e il senso di perdita di inibizioni che si prova entrando in questa città utopica. |