Presso il suggestivo Palazzo D’Avalos le attività dei 40 ragazzi che compongono il gruppo che fa formazione sulla sicurezza in rete. Al centro degli incontri il documento rivolto alle scuole che promuove le competenze digitali. Gubitosi: “Importanti le attività dei ragazzi per accrescere i loro livelli di consapevolezza e conoscenza”. Il progetto è coordinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Idee, proposte e confronto sono stati gli elementi chiave della tappa di Procida dello Youth Panel, di cui Giffoni è capofila, che rientra tra le attività del progetto Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Digital Europe dedicato ai rischi della rete.
Per tre giorni, infatti, nella splendida location del Palazzo D’Avalos, i quaranta ragazzi dello Youth Panel, tutti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni hanno avuto modo di partecipare ad interessanti momenti di formazione, a laboratori ed incontri con l’obiettivo di mettere in campo strumenti e strategia per garantire un livello sempre maggiore di sicurezza “nell’ambiente” on line.
“Ho avuto modo di seguire – dichiara il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi – le attività che i ragazzi dello Youth Panel hanno svolto in questi giorni a Procida. Il rilievo delle tematiche affrontate, l’importanza di accrescere i livelli di consapevolezza su questioni che impattano così tanto sulle loro vite, l’arricchimento delle loro conoscenze e competenze in fatto di sicurezza digitale rappresentano le motivazioni a mio avviso più valide per certificare la qualità di questo progetto che meritoriamente il Ministero dell’Istruzione e del Merito porta avanti con abnegazione ed impegno. Giffoni non poteva non esserci e non poteva non essere dentro le dinamiche di formazione che rappresentano strumenti importantissimi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che il programma si pone. Continueremo lungo questo solco nella convinzione che un mondo più sicuro passi anche per livelli sempre più alti di benessere digitale”.
“E’ molto interessante – commenta Marco Cesaro che guida l’Ufficio Progetti Speciali di Giffoni – tutto quanto sta accadendo in questi mesi nell’ambito del progetto Sic. Giffoni è capofila dello Youth Panel. Verifichiamo incontro dopo incontro, appuntamento dopo appuntamento, la consapevolezza di questi ragazzi che sono veri e propri testimonial del contrasto al cyberbullismo e della sicurezza digitale. Lo facciamo con i nostri strumenti, con l’audiovisivo, con il linguaggio del cinema, certi che il lessico delle immagini può produrre effetti importanti in termini di consapevolezza e di comprensione di certi processi distorsivi che inevitabilmente la rete accentua”.
L’ePolicy è stato il protagonista degli approfondimenti tenuti dai Teachers Panel Daniele Catozzella (Save the Children), Barbara D’Ippolito e Giuliano De Luca (Ministero dell’Istruzione e del Merito), e Mariangela D’Ambrosio (cooperativa Edi). L’ ePolicy è un documento programmatico volto a promuovere le competenze digitali ed un uso delle tecnologie digitali positivo, critico e consapevole, sia da parte dei ragazzi e delle ragazze che degli adulti coinvolti nel processo educativo. E’ uno strumento che nasce per una fruizione scolastica.
I ragazzi hanno, inoltre, partecipato allo “Short Movie Lab” tenuto dal Dipartimento Produzione di Giffoni grazie al quale hanno realizzato uno spot dedicato proprio ai temi del contrasto al cyber bullismo e alla sicurezza in rete. La regia dello spot è stata firmata da Giuseppe Novellino, aiuto regia ed actor coach Andrea Contaldo, operatore video Francesco Mauro, tutti del team di Giffoni.
Un vero e proprio brain storming ha dato vita allo script dello spot all’interno di un processo creativo molto stimolante a cui i ragazzi dello Youth Panel hanno partecipato con grande entusiasmo.Dalle tre proposte formulate si è arrivati ad una sintesi con la definizione del soggetto. A seguire la fase di scrittura della sceneggiatura e del casting. Infine, la fase di realizzazione vera e propria dello spot che ha utilizzato come strumenti narrativi, alcuni simbolismi ed elementi metaforici che erano naturalmente presenti presso il Palazzo D’Avalos, scena dello short movie. In scena alcuni fantasmi. Ognuno di loro racconta il pericolo online in cui è inciampato e che lo rende ancora prigioniero proprio come è accaduto alle tante persone che nei secoli hanno affollato le celle di Palazzo D’Avalos. Un finale a sorpresa dimostra come esiste il modo per liberarsi dalla trappola del cyberbullismo. La finalità è quella di dimostrare l’utilità dell’ePolicy come strumento che tutela i ragazzi e li sostiene anche nel processo di espressione del disagio legato ai pericoli in rete.
Il progetto SIC – Generazioni Connesse è coordinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito con il partenariato delle principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in Rete: Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Polizia di Stato, il Ministero della Cultura, gli Atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Giffoni Experience, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa EDI onlus, Skuola.net.