Dopo l’incontro avuto nei giorni scorsi i rappresentati sindacali scrivono al Dg Sosto: “dopo anni di indifferenza finalmente c’è interesse e disponibilità”.
“Finalmente dopo troppi anni di indifferenza, per non di dire di ostilità, riscontriamo interesse, disponibilità e visione di insieme sul tema della riabilitazione. Grazie”. Lo hanno scritto i rappresentanti sindacali CISL e UIL di Villa dei Fiori in una lettera al Direttore generale della ASL Salerno, ingegner Sosto. La lettera segue l’incontro che il Direttore generale ha avuto con i sindacati sui temi della riabilitazione. Nella lettera vengono ricordati i temi principali affrontati nell’incontro. La perequazione nel setting ambulatoriale tra i distretti “superando la piaga di differenze abissali con distretti che hanno 5 volte i fondi dell’altro e utilizzando per questo, e non per altro, i fondi stanziati appositamente dalla Regione”. L’omogeneità di comportamento tra i distretti “e quindi mai più vedremo un distretto come il 60 di Nocera essere l’unico a bloccare le terapie in previsione di ipotetici sforamenti”. La necessità di rispondere al fabbisogno reale, “per cui non sarà più possibile a fronte di un ‘non speso’ di mezzo milione di euro negare le terapie a 250 pazienti, gran parte bambini, e avere liste di attesa lunghissime”. L’equità e il rispetto, facendo in modo che non avvenga più che un dirigente della ASL indirizzi i nostri pazienti verso un altro Centro che poi sfora di circa 60.000 euro e lo ringrazia”. E infine, il Direttore generale ha detto che le commissioni UVBR devono operare tenendo conto della 482/04, ovvero valutare quando ci siano le condizioni che impongono la continuità terapeutica in riabilitazione. “Sono tutte cose fondamentali – scrivono in conclusione i sindacalisti – che cercavamo da anni di porre all’attenzione della Asl senza riuscirci. Lei, nonostante ricopra il suo ruolo da pochi mesi, ha saputo ascoltare e capire. Così ha ridato speranza e fiducia a tanti malati e tanti lavoratori. Grazie”. Sembrerebbe quindi, dopo anni di ombre e difficoltà, che per la riabilitazione nella ASL di Salerno le cose stiano cambiando. In meglio. Unica nota stonata, secondo i rappresentanti di CISL e UIL è la CGIL. “Mentre tutti noi stiamo difendendo i lavoratori e il settore – dicono – la CGIL si schiera dall’altra parte, per esempio accetta la trasformazione in RSA, che significherebbe dequalificazione e meno occupazione, come previsto dalla Regione. Non sostiene battaglie fondamentali come quella per la Legge di Iniziativa Popolare sulla riabilitazione per malati neurologici, psichici e sensoriali, che noi invece abbiamo contribuito a promuovere, si arrocca su posizioni di retroguardia tipo ‘tanto peggio tanto meglio’ che porterebbero alla sconfitta di tutti, cittadini e lavoratori”.