Sabato 18 e domenica 19 al Teatro Bolivar sarà “La morte di Carnevale”

Va in scena Raffaele Viviani con la regia di Adriano Fiorillo nel teatro di Materdei con la direzione Nu’Tracks.

Sabato 18 (ore 21.00) e domenica 19 (ore 19.00), al Teatro Bolivar di Napoli (Via Bartolomeo Caracciolo detto Carafa, 30), diretto da Nu’Tracks, andrà in scena “La morte di Carnevale” di Raffaele Viviani per la regia di Adriano Fiorillo con Fabio Brescia e Peppe Celentano.

La commedia regala al pubblico spunti di riflessione intrisi di ironia e di una vena di spensieratezza: la storia di Pasquale Capuozzi (detto Carnevale), un vecchio usuraio ossessionato dai soldi che con la sua morte può rendere felici molti pretendenti, tra cui il nipote e la serva padrona, colei che gli è stata accanto per vent’anni. La sua morte “presunta” determinerà una serie di malintesi, arrivando ad un finale inaspettato. Il regista si rifà ad alcuni canti dell’Inferno di Dante Alighieri, per l’occasione rielaborati in dialetto napoletano, i quali, come piacevoli intermezzi, accompagneranno lo svolgimento dell’opera.

«La chiave di lettura – tiene a precisare il regista Adriano Fiorillo – nasce da un’oculata attenzione alla drammaturgia del Viviani che dà l’impressione di aver raccontato in questo testo un vero “inferno in terra”: meccanismi comici si alternano a toni drammatici, con vizi, debolezze e peccati che accomunano i vari personaggi dello spettacolo ai protagonisti del viaggio del sommo poeta».

Un ruolo importante è quello che Viviani assegna al popolo, accostato agli ignavi, seguendo una linea narrativa brillante e dinamica. E se l’Inferno non fosse il regno ultraterreno della dannazione eterna? Se fosse la nostra vita qui sulla terra? Non ci resta che scoprirlo…