Dopo il trionfo di Daniele Quartapelle nei panni di Renato Zero con la canzone “I migliori anni della nostra vita” alla seconda puntata dei tali e quali show andata in onda lo scorso sabato 15 gennaio 2022 su Rai Uno, Daniele questa volta, ha regalato al pubblico molto più di una semplice imitazione: ha fatto sua la mimica, l’interpretazione, i toni e la gestione del palcoscenico del grande Renato tanto da essere selezionato come super ospite della serata dei Tali e Quali Show condotta da Carlo Conti.
Una bella soddisfazione partecipare ai Tale e quali come vincitore e ospite d’onore nella scorsa puntata.
“E’ andata molto bene abbiamo confermato il successo dell’anno scorso, certo un po’ di emozione c’è stata anche se mi sono sentito come amico di famiglia, mentre l’altro anno avevo più ansia essendo in gara”.
Conti, Panariello e tutti gli altri giudici si sono espressi in maniera positiva nei tuoi confronti, ci puoi raccontare dietro alle quinte di come si vive questa emozione di far parte del cast Rai, trucco, parrucco, arrangiamento musicale.
“Posso dire che Carlo Conti è stato un capitano eccezionale, molto gentile, accurato che si prende cura di tutti e fa capire l’atmosfera dietro le quinte cosa che si riflette anche sulle performance dei concorrenti. Tra gli altri Panariello che è una persona di grande spessore umano, eccezionale, e che sa metterti a tuo agio. Malgioglio, puro sangue musicale, persona molto selettiva e molto preparato, e sono contento che ha dato il suo benestare. Per chiudere la grande Loretta Goggi che è una grande artista cantante e imitatrice”.
Ricordo che nel 2017 al teatro Viganò hai trasmesso una grande emozione al pubblico presente, tra cui io in prima fila, e dopo lo spettacolo ci siamo visti e ti ho proposto ad Avellino come unico sosia di Renato Zero senza avere esito positivo, purtroppo ci sono molti improvvisati che imitano zero cosa ti senti di dire su questo?
“Sono 25 anni che faccio questo lavoro e cerco di battermi per la mia causa, nel corso degli anni si riscontra molto come dire razzismo di questa specialità artistica, anche in tv artisti che sembravano di serie B cominciano a fare spettacoli. Per me ci sono stati riconoscimenti importanti e di questo ne vado fiero. E’una piaga sociale l’ improvvisazione ma ci sta in ogni campo, dall’idraulico al muratore. Il danno enorme c’è nella musica, in quanto queste persone dovrebbero stare a casa, poco intonate ed improvvisate che fanno danni inestimabil. I localari come li chiamiamo a Roma pur di fare soldi fanno fare serate a presunti artisti che non hanno nemmeno l’intonazione e fanno dei danni inestimabili”.
Quali saranno i tuoi nuovi progetti?
“All’orizzonte sta per partire un inedito che darà il nome al tour per l’Italia, prossimamente, e da marzo ci sarà la continuazione con Maurizio Battista in ogni spettacolo dove farò delle canzoni”.
Vuoi fare un saluto agli avellinesi con la speranza che riuscirai un giorno a fare qualche concerto in città?
“Innanzitutto ringrazio la gazzettadellirpinia ed il suo editore il carissimo amico e artista Marco Pisano, e l’amica Antonella che ricordo con grande piacere quando sono venuti a Roma nel 2017 al teatro Viganò. Con l’augurio che possa nascere un abbraccio fra Daniele si nasce e Avellino. Ricordo di questa città che mi è rimasta a cuore, perché proprio li feci l’ultimo spettacolo in compagnia di Gigi Sabani, che dopo tre giorni dall’evento è venuto a mancare.”