L’empatismo di Menotti Lerro tra Parmenide e la Scuola Medica Salernitana

Si presenta ad Avellino lo speciale della rivista “Riscontri” sulla Scuola empatica (n. 2-2022, pp. 224; 15 euro, già disponibile in libreria), il nuovo movimento fondato da Menotti Lerro nel 2020 che, in polemica «con la stagnazione scaturita dall’ipertrofico individualismo contemporaneo», propone lo sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso le arti e una nuova centralità dell’esperienza e dell’immaginazione.

Il movimento è nato dal desiderio di rifondare la Scuola Eleatica, nell’ambizioso tentativo – come ricorda Francesco D’Episcopo nello speciale intitolato “Empatia, essenza ed esperienza” – di «unire le arti», seguendo lo straordinario esempio di Parmenide, originario di Elea (oggi Ascea), che fu al contempo filosofo, poeta e medico.

La rifondazione di quella importante esperienza filosofica avviene oggi in connessione con un altro movimento meridionale che ha segnato la storia: la Scuola Medica Salernitana. Un «faro imprescindibile di cultura interdisciplinare, in cui la stessa medicina rivendicava uno spazio, non autonomo ma compartecipe di altre discipline, volte a curare l’anima, oltre che il corpo», scrive sempre D’Episcopo nell’articolo d’apertura dello speciale, dal titolo programmatico di “Sinergie. Scuola Eleatica, Scuola Medica, Scuola Empatica: il triangolo culturale del territorio salernitano, da Parmenide a Lerro”.

Alla manifestazione, che si terrà giovedì 26 gennaio al Circolo della Stampa di Avellino, ore 17:00, interverranno: Mario Gabriele Giordano (fondatore di “Riscontri”), Ettore Barra (direttore di “Riscontri”), Luigi Leuzzi (psichiatra e antropologo), Francesco D’Episcopo (già Professore di Letteratura Italiana all’Università Federico II di Napoli) e Menotti Lerro (fondatore della Scuola Empatica). Il dibattito sarà moderato dal giornalista Gianluca Amatucci.