La Prima Cotta del caseificio la Tramontina, prelibatezza da far trovare sotto l’albero

Fino al 31 dicembre packaging speciale per la prelibata mozzarella di bufala prodotta con fermento madre.

Panettone o pandoroMozzarella! Un regalo della tradizione casearia più raffinata quest’anno farà bella mostra di sé sotto l’albero di Natale, rivaleggiando con i dolci simbolo delle feste non solo per il gusto, ma anche per l’elegante confezione che sarà data in omaggio ai clienti che acquisteranno fino al 31 dicembre la Prima Cotta. La mozzarella di bufala Prima Cotta è l’ultima nata de la Tramontina, il caseificio che ha a Cava de’ Tirreni (in provincia di Salerno) il suo quartier generale e può vantare 29 punti vendita disseminati per lo più sul territorio campano, ma anche fuori regione, l’ultimo dei quali inaugurato da qualche mese a Roma.

La tipologia di packaging varia a seconda della pezzatura della Prima Cotta, un prodotto di eccellenza, preparato con latte fresco di prima mungitura e con l’utilizzo del “fermento madre”. Per i prodotti da mezzo chilo la Tramontina ha optato per una scatola di latta, che va a sostituire la consueta confezione di cartone e che, sul fondo nero, ripete il logo dell’azienda, enfatizzando le foglie nelle quali, secondo la tradizione, veniva avvolta la mozzarella di bufala dopo la lavorazione. I pezzi da un chilo e da tre chili, invece, sono racchiusi in eleganti scatole con fondo bianco.

Il nuovo packaging natalizio  vuole dare ancora più pregio ad un prodotto da veri intenditori e che, a differenza della normale mozzarella di bufala, viene prodotta in quantità molto limitate perché si può utilizzare esclusivamente il primo impasto della produzione – ha spiegato l’imprenditore Armando Montella –  Il mastro casaro, dopo aver effettuato la cosiddetta provatura, dà inizio alla filatura del prodotto scaturito dalla prima mungitura di latte proveniente dagli allevamenti della Piana del Sele e gli conferisce quella forma a pera che risulta più turgida e più cremosa al palato”. La prima cotta deve essere consumata entro cinque giorni e non deve essere conservata in frigorifero, ma a temperatura ambiente. “Stiamo lavorando per provare ad allungare i tempi di conservazione a sette giorni, anche se naturalmente consiglio ai consumatori di assaporarla appena comprata per apprezzare appieno la compattezza del prodotto e il profumo del latte”, ha concluso Montella.