Teatro Trastevere: il 20 dicembre Patrizia Bernardini legge “La terza persona” di Henry James, al sax Andrés Arce Maldonado, riduzione e mise en espace a cura di Scostumato Teatro

La Compagnia SCOSTUMATOTEATRO conclude il 20 dicembre al Teatro Trastevere, con il racconto di H. James, “La terza Persona”, il primo ciclo di letture “Racconti intorno al Fuoco. Notti da brivido. Tre notti di storie di paura” che ha visto, con grande apprezzamento del pubblico, protagonista la grande letteratura gotica attraverso la mise en espace dei racconti di altri due grandi narratori: J. S. Le Fanu con “Carmilla”, ad ottobre, ed E. A. Poe con “Gatto Nero” e “Il cuore rivelatore” a novembre, secondo un format che mixa la mise en espace alla lettura al leggio, la rumoristica dei drammi di radiofonica memoria, al commento musicale dal vivo, l’uso di immagini al movimento scenico.

LA TERZA PERSONA

di Henry James

Una terza persona, edito nel 1900, è, forse, la più divertente delle storie di fantasmi di James , dove mette a nudo, con un tono divertito, vizi e pregiudizi, perbenismo e spudoratezza della vecchia Inghilterra che egli amava tanto attraverso la storia di due lontane cugine, due garbate e tipiche zitelle inglesi di fine Ottocento, Amy e Susanna, che ereditano una piccola proprietà da una zia, e decidono dunque di conviverci. Ma una notte, la tranquilla esistenza delle signorine Frush subirà una svolta fantastica: nella camera di Susanna, compare un uomo, di spalle allo specchio che la fissa. Scopriranno poi che quell’apparizione altri non è che un loro antenato impiccato per contrabbando. E’ questo però un fantasma gentile mite, un pò infelice, e le “possedute” zitelle sono addirittura allietate per pò di tempo dalla presenza del loro malinconico spettro che squarcia le loro solitarie e noiose esistenze. L’antenato dei Frush sembra non meno spaventoso delle donzelle che dovrebbe ossessionare, perché, come sempre in James, l’irrompere nella realtà di presenze fantasmatiche, soprannaturali, in verità simboleggia le proiezioni dei personaggi, non meno che delle persone, di paure e, soprattutto in questo caso, di desideri repressi. Saranno questi, più che la “presenza” del fantasma di famiglia, a generare le divertenti reazioni e le conseguenti avventure delle cugine Frush.