“Parola d’ordine internazionalizzazione” – Tra robotica, agro-robotica, risparmio energetico, food, allevamenti a impatto zero, talk show: oltre 2.500 aziende specializzate per la XIII edizione del Salone Industria Casearia e Conserviera. 

Proiettati verso un futuro avveniristico. L’innovazione e la ricerca scientifica sono state le protagoniste indiscusse del Salone Industria Casearia e Conserviera SIC – Biennale delle Tecnologie per la Trasformazione Agroalimentare. Si chiude con successo la XIII edizione promossa da I.Com. Advertising, che in tre giorni ha registrato oltre 2.500 aziende accreditate che hanno visitato gli oltre 10mila mq espositivi presso il Polo Fieristico A1Expò di Caserta, nel comune di San Marco Evangelista. Imprese, tecnici e stakeholders provenienti dall’intero territorio nazionale, espressione del settore lattiero caseario e conserviero, ma anche zootecniche e di tutto l’indotto collegato, confermandosi leader nel Mezzogiorno d’Italia per i livelli di tecnologia e automazione raggiunti.

Un’occasione di incontro per creare nuove relazioni e scoprire tutte le nuove tendenze della filiera casearia, con uno sguardo al Food, alla robotica, alle energie rinnovabili.

E così, muovendosi attraverso l’area espositiva c’è Yumi, il robottino che prepara e offre un ottimo caffè. O ancora l’agro-robotica di precisione etica e sostenibile e il braccio meccanico realizzato nei laboratori di prototipizzazione. Camminando ci si imbatte poi nel carrello che si muove tra i visitatori, imparando i percorsi per autoapprendimento attraverso l’intelligenza artificiale.

Sostenibilità e green: tra le company presenti anche società che si occupano di progettazione e gestione di impianti di biogas, biometano e per il trattamento delle acque nel rispetto dell’ambientepackaging sostenibili, sistemi di business intelligence e zootecnia e allevamenti con metodologie d’avanguardia.

 “Cala il sipario sul Salone Industria Casearia e Conserviera. Una 13esima edizione che si è rivelata particolarmente entusiasmante – afferma Angelo Coda di I.Com. Advertising. – Siamo già spinti verso ottobre 2024. Dopo aver vista consolidata la posizione del Salone sul mercato meridionale e del Centro -Italia, il prossimo obiettivo sarà l’internazionalizzazione della Biennale. Parola d’ordine sarà l’apertura ai nuovi mercati emergenti. Dobbiamo creare nuove prospettive e possibilità di sviluppo ai nostri espositori, che ringraziamo per la fiducia accordataci”.

Un confronto B2B riservata a un pubblico specializzato, competente, che opera nel settore e interessato a fare investimenti. Un’occasione per condividere le proprie conoscenze, acquisire capacità d’innovazione, stringere contatti di filiera e di business e scoprire le ultime innovazioni del settore, in risposta alle esigenze di trasformazione digitale, automazione e digitalizzazione, ma soprattutto per scoprire nuovi scenari dove investire, nuovi mercati emergenti, nuovi trend.

“Pensiamo già alla prossima edizione. Incrementeremo di sicuro i talk show, i seminari, i workshop e i laboratori – afferma Massimiliano Viviano di I. Com. Advertising – Ci hanno dato grosse soddisfazioni: oltre al dibattito, si sono connotati come educational che hanno formato e informato i nostri visitatori, sia in presenza qui in fiera, che collegati in streaming attraverso i nostri canali. Hanno offerto occasioni di riflessione importanti su temi legati alla contemporaneità, che di sicuro svilupperemo nella prossima Biennale”.

“L’innovazione è servita è il nostro claim, perché il settore caseario ha bisogno sempre di evoluzioni tecnologiche per essere sempre più competitivo per il mercato internazionale, ma non a discapito della qualità e del prodotto – spiega Michele Erra di I.Com. Advertising – Il legame tra tradizione e innovazione è stato uno dei punti cardine, emerso spesso durante le relazioni scientifiche che hanno contraddistinto i talk. Puntiamo ancora più in alto per un segmento e una filiera strategica per tutta l’economia italiana, che rappresenta il nostro Made in Italy nel mondo”.

Tante anche le degustazioni ai laboratori di caseificazione. Oltre l’exhibition, la Biennale si è caratterizzata anche per il valore divulgativo dei talk, con ampi margini anche di entertainment. “Tanti gli ospiti, dalle istituzioni territoriali a personaggi iconici del food e della cucina italiana. Tutti sono riusciti a creare un feeling fortissimo con il pubblico, affrontando l’evoluzione della filiera da prospettive molteplici e regalando anche momenti di leggerezza e divertimento”, sottolinea la conduttrice Enza Ruggiero, che ha curato i vari talk show e i momenti live del Salone. Dalla sensibilizzazione contro lo spreco alimentare con il Direttore del Banco Alimentare Campania Roberto Tuorto per lanciare il messaggio che “prima di differenziare occorre non sprecare”.

Spazio alle politiche giovanili con Don Patrizio Coppola, alias Padre Joystick, founder dell’università dedicata al gaming, che attraverso il gioco coinvolge i ragazzi, favorendo l’aggregazione e infondendo dinamismo. “Sono orgoglioso di essere presente al SIC, è una vetrina straordinaria che dall’automazione al food racconta la bellezza del nostro Paese – sottolinea Don Patrizio Coppola, portatore sano di entusiasmo con la verve che gli è propria – Rappresenta il nostro Made in Italy, la nostra cultura, l’eredità immateriale e il grande patrimonio italiano riconosciuto ed apprezzato nel mondo. Un settore trainante che merita di essere valorizzato e trasferito alle nuove generazioni. La tecnologia è un’opportunità, ma dietro ci sono le imprese, le persone, le famiglie: non dobbiamo mai dimenticare la centralità di ogni essere umano”. 

E ancora la giovanissima attrice e influencer di origini salernitane Carola Santopaolo per il talk “Cibo e buoi dei paesi tuoi”, che ha visto protagonista anche Antonio Paolino, Travel Chef e tecnologo alimentare, dal programma cult di Rai1 “È sempre Mezzogiorno”; la food blogger Michela Festa, autrice del blog “Le Torte di Michy” dedicato alla condivisione di ricette dolci e alle torte decorate, agli eventi di Food e di Cake Design e l’esperta di nutrizione Alessandra Di Giacomo, per sfatare il mito che la mozzarella e i prodotti a pasta filata facciano ingrassare.