La Galleria Camera Chiara riprende lunedì 24 ottobre, alle ore 19, i dialoghi sulla fotografia.
La grande passione per la fotografia e la volontà di poter far crescere la cultura e l’attenzione verso una fotografia come mezzo di comunicazione, di aggregazione e di qualità hanno spinto lo Studio Cerzosimo sempre aperto e attento alle dinamiche culturali, è quello di invitare nello spazio salernitano, la Galleria Camera Chiara in via Giovanni da Procida, 9, figure carismatiche in grado di trasmettere la loro esperienza umana e artistica. I dialoghi sulla fotografia furono inaugurati da Enzo Sellerio, sua la frase “Il Fotografo è uno scrittore che si esprime per immagini”. Su questo assunto lunedì 24 ottobre alle ore 19, si continuerà il discorso sull’arte fotografica, con Franco Turcati, eccellenza torinese, nel gotha nazionale e internazionale dell’arte dell’immagine, attraverso i suoi soggetti le sue storie, uomo che ha fatto della sua passione fotografica una professione sin dal 1965, passando dal fotogiornalismo, all’immagine di scena, alla moda e alla fotografia industriale. Con lui in dialogo, il critico d’arte Massimo Bignardi, già professore di Storia dell’arte contemporanea, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni storici artistici, Università di Siena e Direttore artistico del Museo di arte Contemporanea Frac Baronissi, e l’ospite Armando Cerzosimo, fotografo che ha sperimentato sin da giovanissimo e approfondito il reportage, la fotografia di ricerca, la committenza sociale, capace di “guardare” oltre la dimensione oggettiva, lasciando lo sguardo libero, tra tecnica ed emozione. L’incontro vedrà l’approfondimento della fotografia di Franco Turcati e Armando Cerzosimo, attraverso la proiezione di loro immagini. Il fotografo torinese presenterà una vera chicca, le fotografie del backstage realizzate durante le riprese del film “Italian Job” datato 1968, in occasione delle riprese del trailer e della proiezione stampa, con protagonisti la Torino di quegli anni, gli attori Michael Caine, Tony Beckley, Benny Hill, Fred Emney, Michael Standing e il regista Peter Collinson, sapientemente montate, soggetti che vedremo attraverso un’angolazione del tutto diversa, spesso inaspettata e stimolante, unitamente ad una galleria di ritratti e scatti a cantanti degli anni ’60 -’70, da Patty Pravo a Lucio Dalla, da Lucio Battisti a Caterina Caselli, immagini da cui risalta la grande sensibilità dell’autore, e quella notevole capacità non solo di “fermare l’istante” per realizzare un’immagine bella in sé, ma anche di raccontare attraverso quell’attimo una realtà più complessa quale quella del personaggio e del momento. Armando Cerzosimo proporrà le immagini di un matrimonio a Parigi di oltre venti anni fa, un racconto in bianco e nero rivelante una forma espressiva dal carattere unico, la cui armonia è composta di fattori distintivi, quali accentuati contrasti, forme modellate da particolari luci, ombre, grazie ad un obbiettivo empatico capace di evocare la scuola fotografica francese, scoprendo un artista che non scende a compromessi con il tempo; oltre ad un suo “esercizio” fotografico, che racchiude un concetto vitale e comune a tutte le arti, ovvero cimento, curiosità e abilità. Parlare di fotografia significa allargare gli ambiti del discorso e della comunicazione. Lo spazio Cerzosimo, con i suoi dialoghi sull’ arte riprende quel discorso con il pubblico, e la sua attiva partecipazione nel segno della pienezza e continuità della materia, quale medium del movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo dell’amplificazione e della divulgazione della fotografia.