Con“ring of fire” si intende la cintura di fuoco creata dai vulcani che circondano l’Oceano Pacifico. Posizionato proprio lungo il ring of fire, il Giappone è un territorio geo-dinamicamente attivo, dominato dal fenomeno della subduzione, ovvero dello scorrimento delle placche del Pacifico. La costante convivenza con fenomeni naturali imponenti e l’esistenza di una lunga tradizione che li interpretava come avvertimenti da parte degli spiriti hanno favorito lo sviluppo di un nuovo approccio creativo, attraverso cui la Scultura diviene strumento espressivo radicato ed etereo al tempo stesso.
Nel segno dei vulcani, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli da tempo ospita e promuove rassegne culturali, esposizioni ed eventi che favoriscono la conoscenza della tradizione giapponese, antica e contemporanea. Il successo della mostra “Pompeii”, realizzata in diverse città nipponiche con importanti prestiti del MANN, testimonia il doppio filo che lega la sensibilità asiatica all’eredità artistica cardine nell’Occidente. La Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli ha ritenuto proficuo apporre una riflessione laterale allo studio dell’antico, invitando tre artiste che meglio si contraddistinguono in ambito internazionale per la produzione scultorea e performativa oggi.
Con il progetto Magma vivo nell’arte contemporanea giapponese si intende condividere l’attività scultorea di tre talenti che in pratiche differenti hanno narrato negli ultimi 40 anni le dinamiche sociali e politiche in terra nipponica.
Le artiste Noriko Ambe, Aoki Noe e Yoshiko Shimada interagiranno con gli studenti della scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la creazione di site specific da inaugurare al Parco Archeologico di Cuma e al Tempio di Serapide di Pozzuoli. Le artiste avranno il sostegno di un gruppo selezionato di studenti di lingua e cultura giapponese dell’Università di Napoli L’Orientale, che, oltre a facilitare la comunicazione dal punto di vista linguistico, parteciperanno al processo creativo.
Noriko Ambe ha individuato nel materiale cartaceo la continuazione divinatoria del valore simbolico affidato alla carta: del resto, foneticamente, in giapponese la parola carta e la parola dio si equivalgono. Le opere di Ambe sono stratificazioni che si innestano fino a diventare nervature, modellate metaforicamente da uno stato di lavorazione capillare, come fossero emerse dagli eventi naturali, fino a diventare oracolo e premonizione, salvezza sperata e radicamento di virtù culturali ed estetiche. L’opera di Ambe installata al Parco Archeologico di Cuma.
Aoki Noe tratta il ferro come la pratica fine della creazione a cesello, in cui ogni singolo pezzo, forgiato alla misura stabilita, crea una composizione monumentale senza trascurare mai il dettaglio. Ologramma reale di una costruzione precaria, ma al tempo stesso profonda e forte. Radicate ed eteree, le sue opere trafiggono lo sguardo dello spettatore e sconfinano oltre la forma intesa, per aprire nuovi campi e nuove interferenze scultoree mai viste o percepite. L’opera di Aoki è visibile al Tempio di Serapide di Pozzuoli.
Yoshiko Shimada è una Performer di lunga data, che analizza la storia recente per recuperare e riscattare le pagine strappate alla memoria collettiva. Una dinamica ricostruzione, una potente rappresentazione del reale, che restituisce alla storia, svelandole, le verità occultate. Senza mai lasciare al caso o omettere un singolo frammento dell’esistenza umana, Shimada conferisce materialità e potenza alle lotte per l’eguaglianza e per i diritti. La Performance è in mostra al Parco Archeologico di Cuma.
Il progetto proposto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli è realizzato con la collaborazione dell’Università di Napoli L’Orientale, l’ISMEO — Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, il Parco Archeologico dei Campi flegrei, il MANN e l’Altro Giappone. Sono importanti partner nella realizzazione del progetto la Camera di Commercio Italiana a Tokyo, Fonderia Nolana, Berni spa, Le Associazioni Aporema onlus, Napoli è donna, Tempio Macellum e la Scuola di Fotografia e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il progetto si svolge sotto forma di workshop nei laboratori della Scuola di Scultura dal 24 al 28 Ottobre e sarà inaugurato il 29 Ottobre all’auditorium del Mann alle ore 10:00, al Parco Archeologico di Cuma alle ore 12:00 e al Tempio di Serapide di Pozzuoli alle ore 15:00.
Le opere saranno fruibili al Parco Archeologico di Cuma e al Tempio di Serapide di Pozzuoli dal 30 Ottobre al 29 Novembre 2022.
In merito al progetto il direttore Fabio Pagano ha dichiarato: “Sulla solidità della memoria storica e archeologica del nostro territorio si fonda il progetto Magma Vivo. Il Macellum di Pozzuoli si pone sempre di più luogo di incontro tra antico e moderno. Un progetto innovativo che favorisce l’incontro tra culture diverse, tra artisti affermati e studenti e che si nutre dell’originale spirito di progettazione condivisa che ha ispirato la nuova stagione del PaFleg”.