A “A Sud di Bella Ciao” e “Nobile popolare” chiudono l’edizione 2021 di Ethnos, il festival internazionale di musica etnica

Domenica 26 settembre per la serata conclusiva della XXVI edizione del festival Ethnos si terranno 2 eventi a San Giorgio a Cremano. A Villa Bruno lo spettacolo di danza contemporanea “Nobile popolare” (ore 18 e 19.30 – ingresso 5 euro), mentre a Villa Vannucchi il concerto “A Sud di Bella Ciao” (ore 21 – ingresso 10 euro).

Protagoniste della performance itinerante di danza contemporanea tutta al femminile sono Ashay Lombardo AropMaristella Martella e Alessandra Ardito in dialogo con la musica dal vivo di Lavinia Mancusi. Una produzione originale del festival, nata da una idea di Gigi Di Luca, pensata appositamente per il piano nobile di Villa Bruno. A Villa Vannucchi, invece, grandi nomi del folk e della musica popolare italiana presentano “A Sud di Bella Ciao”. Un concerto speciale che prende spunto dallo spettacolo che debuttò al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1964 e vede protagonisti Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nando Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni. L’ensemble, per l’occasione, si arricchisce anche con la presenza di Fausta Vetere voce e mente della Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Bella ciao è l’inno della giustizia sociale, un canto di libertà, pace, speranza e fratellanza. L’abbiamo sentita cantare nelle piazze di ogni paese, nelle manifestazioni per i diritti civili, contro l’oppressione e le tirannie, l’abbiamo infine sentita dai balconi e dalle finestre delle nostre città quando ci siamo dovuti serrare in una necessaria ed inattesa reclusione. Adesso riprendiamo il viaggio di questa nuova Bella Ciao, che dal 2014 portiamo in giro per l’Europa, in una inedita versione, con nuovi canti e nuovi arrangiamenti, che punta decisamente a sud. Dichiara Riccardo Tesi

Abbiamo deciso di allargare i confini di questo affresco popolare, inserendovi canti anonimi e di autori legati alla tradizione, per spingerci “a sud di Bella ciao” e trovare un filo rosso attraverso l’amore, il lavoro e la rivolta, cantati dal punto di vista del Meridione. Nuovi ritmi (tamurriata, ballo tondo, pizzica), melodie figlie delle influenze mediterranee, la poesia, più lirica nei canti d’amore e più cruda nei canti di rivolta. Tutte le contraddizioni del sud sono presenti in questi canti, che ci aiutano ancora una volta a capire e decifrare il nostro presente. 

La XXVI edizione del festival Ethnos, programmata e co-finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Mic – Ministero della Cultura, è organizzata da La Bazzarra, con il contributo dei comuni di San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, la Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, la Banca di Credito Popolare e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.