L’evento promosso dalla Pro Loco Salerno Città Visibile APS nel primo fine settimana di luglio è l’anteprima della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia, occasione di far conoscere un “unicum naturalistico-culturale-enogastronomico” del basso Cilento, rappresentato da Caselle in Pittari, Casaletto Spartano e Tortorella, 3 comuni che racchiudono un patrimonio umano che merita di essere conosciuto e apprezzato. Luogo di incontro e pernottamento è Caselle in Pittari, la “città delle piccole case sul monte pietroso”, dove alcuni giovani hanno deciso di vivere nella propria terra e non lasciarsi sedurre dalle lusinghe del nord, investendo nel e sul proprio territorio per riscoprire il vero “senso dei luoghi”, filosofia e stile di vita che la Pro Loco abbraccia e condivide in pieno: la testimonianza più evidente è la Cooperativa Sociale Terra di Resilienza, che ha dato vita al Monte Frumentario e al Palio del Grano, una gara di mietitura a mano del grano tra gli 8 rioni di Caselle e 8 paesi “compari” gemellati con essi. Proveremo a conoscere questa terra di ponti e di mulini, dell’impetuoso Bussento che qui si inabissa per riemergere nel vicino comune di Morigerati, con le passeggiate nel centro storico fino alla torre angioina e al mulino di Monte Frumentario, accompagnati da Antonio, Jepis, Michele, Clorinda, Lucia, Giuseppina e tutti coloro che vorranno raccontarci un po’ di vita casellese. Gusteremo la ricca cucina, il pane, i dolci e la pasta di grani antichi moliti a pietra. Sarà una lunga passeggiata immersi nella natura fino alle grotte di San Michele Arcangelo, un complesso carsico sviluppatosi sul versante meridionale del monte Pittari. Il culto del guerriero celeste è molto radicato nella nostra provincia, sono tante le attestazioni di eremi di origine rupestre dedicate all’arcangelo Michele vittorioso sugli angeli del male, molto venerato dai longobardi che gli attribuirono le virtù guerriere riconosciute al loro dio pagano Odino.
Ci si sposta poi a Casaletto Spartano, che deve il suo nome al rio Casaletto e alla pianta di “sparto” tipica delle aree del Mediterraneo, dove in prossimità di un vecchio ponte in pietra si potrà godere della frescura offerta dall’incantevole cascata denominata “Capelli di Venere”, un habitat naturale ancora incontaminato dall’enorme valore ambientale. Tante le ipotesi sull’origine del nome, c’è chi dice che derivi dalla permanenza di un noto brigante di nome Capello che si nascondeva nelle varie grotte adiacenti al fiume durante l’epoca del brigantaggio, chi invece assicura che il nome Capello è dovuto alla fontana che finì per assumere proprio le sembianze di un capello a causa della scarsa quantità d’acqua che erogava, o ancora che prenda il nome dalla splendida pianta del capelvenere che cresce rigogliosa proprio intorno alla rapida.
Casaletto è anche il paese capoluogo di Fortino, la frazione dove la penna di Maurizio De Giovanni fa nascere il Commissario Ricciardi, protagonista della fiction trasmessa dalla RAI e delle tante pietanze preparate da Rosa, la sua governante. In realtà a Fortino hanno sostato le truppe di Pisacane e Garibaldi, come riportato da una lapide posta nel 1923.
Ed eccoci a Tortorella il paese delle tortore, il cui toponimo di origine animale evidenza il legame indissolubile tra la natura e l’uomo, domina le valli e le gole circostanti. Il pittoresco borgo, fra i più antichi del Cilento, vanta nobili origini che si perdono nella notte dei tempi, ancora visibili nelle rocche, nelle chiese, nei portali di pietra e nei cortili delle sue case. E come non incamminarsi lungo uno dei tanti sentieri che attraversano boschi di querce, cerri, ontani e lecci per ammirare e ascoltare il canto di splendidi esemplari di tortore, ghiandaie e passeri solitari di leopardiana memoria, oltre alle coturnici appenniniche ed ai maestosi corvi imperiali.