“Pietro Greco è stato una figura straordinaria nell’ambito della comunicazione scientifica, capace come pochissimi nell’avvicinare il mondo della ricerca a tutta la società civile. Perdiamo uno scienziato e una personalità dalla profonda competenza e autorevole che illuminava sempre le discussioni con angolature lungimiranti e saggezza, affrontava temi attuali e dibattiti sempre da una prospettiva stimolante e interessante. La Stazione Zoologica Anton Dohrn ha avuto l’onore di contare sulla sua collaborazione per tantissime attività nel corso degli ultimi anni”. Così Roberto Danovaro, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine, commenta la scomparsa dello scrittore e giornalista scientifico Pietro Greco. Pietro Greco, ischitano, è scomparso all’età di 65 anni. Greco era un giornalista scientifico, un prezioso saggista, un profondo intellettuale e uno studioso apprezzato a livello nazionale e internazionale, oltre che un docente che aveva formato, con grande gentilezza e competenza, generazioni intere di comunicatori della scienza. “Si tratta di una scomparsa assolutamente tragica che priva il mondo della ricerca italiana di una delle figure più carismatiche e luminose della comunicazione scientifica, un vuoto che ci lascia affranti e profondamente dispiaciuti e che sarà difficile colmare. Alla Stazione Zoologica Anton Dohrn continueremo a perseguire la sua formidabile missione divulgativa, proseguendo, inoltre, in sua memoria iniziative a cui Greco aveva fornito fondamentale contributo, come gli incontri di Scienza & Società, eventi significativi di avvicinamento del pubblico alla scienza e alla cultura scientifica e che riprenderemo appena terminata questa difficile fase pandemica”.