Genea Lanzara, per il numero 1 Pierluigi Di Marcello entusiasmo oltre le aspettative: “Sono onorato di far parte di un progetto valido e sorprendentemente affascinato dall’impostazione professionale della società”

Ha calcato i palcoscenici più importanti della pallamano italiana ed internazionale, partendo da Teramo col debutto in Serie A1 nella stagione ‘96-’97, passando ai club più blasonati dello stivale e vestendo nel mentre per ben 140 volte la maglia della Nazionale di cui è stato anche capitano, sino ad arrivare a difendere i pali della Genea Lanzara in quella che è stata definita la sua ‘terza giovinezza’.
Pierluigi Di Marcello, vero e proprio trascinatore in campo e al di fuori di esso, ha registrato percentuali importanti in questo primo scorcio del campionato Nazionale di Serie A2: il portiere si racconta analizzando a 360 gradi i suoi primi mesi nel club salernitano.
Prima parte di campionato archiviata con ottimi risultati e prossima gara in programma il 16 Gennaio. Quali sono le tue considerazioni?
“Credo che questa prima parte di campionato non possa che avere un bilancio estremamente positivo – esordisce il portiere Pierluigi Di Marcello – alla luce delle cinque vittorie ottenute sinora che sono figlie di un progetto già partito lo scorso anno ma, soprattutto, di un’ impostazione professionale della società e di un lavoro costante, quotidiano e massimale da parte di tutti. E’ una nuova avventura per ognuno, compreso me, perché chiaramente rimettersi in gioco alla mia età non è mai semplice, ma mi sono ritrovato in un bellissimo gruppo che si sta perfezionando e che sta facendo togliere grandi soddisfazioni a tutti. Ovviamente nel prosieguo della stagione non sarà facile riconfermarsi, potremmo incorrere in quale ‘peccato di gioventù’ come abbassare la guardia o lasciarsi andare a facili entusiasmi quando, invece, è proprio in questo momento che bisogna ricostruire, come se partisse un altro campionato, la mentalità, la costanza e la voglia di fare bene. Non abbiamo l’ obbligo di vincere il campionato, ma abbiamo il dovere di provarci facendo del nostro meglio. Non so quante volte nella vita ricapiterà di arrivare alla pausa natalizia come primi in classifica, a punteggio pieno, da matricola e come squadra da battere. Spero che nessuno di noi smetterà di sognare e di impegnarsi: nessuno ci ha regalato niente e nessuno ce lo regalerà, tutto dipenderà da noi senza se e senza ma e soprattutto senza alibi”.
Torniamo sulla tua scelta di arrivare a Salerno e giocare con la Genea Lanzara: sta rispettando le tue aspettative? Come ti trovi con la squadra, col coach e con lo staff?
“Sono arrivato a Salerno col massimo entusiasmo e per rimettermi in gioco. Come in tutte le mie scelte avevo annusato bene l’aria, avevo captato sin dal primo momento l’ energia positiva di tutte le persone con le quali sono entrato in contatto. Sono onorato di far parte di un progetto valido, avevo delle aspettative che sono state più che confermate e sono sorprendentemente affascinato da tutto ciò che ho trovato. Ritengo che, sotto l’aspetto tecnico, in questo gruppo ci sono ragazzi che davvero possono diventare dei giocatori. Adesso sta a loro capire che nulla è per caso. Alla guida di questa squadra c’è un caro amico, Nikola Manojlovic, che ho sempre stimato sia come giocatore che come allenatore: sa cosa vuol dire formare, insegnare, faticare e soprattutto trasmettere ai giovani quella che è l’ abnegazione per lo sport e per un senso del dovere, grazie al quale si può costruire una carriera e non solo. Sono sensazioni importanti che serviranno anche ad affrontare la vita di tutti i giorni. Su questa strada, con questa voglia e con queste aspettative credo che si possa solo che fare bene. Non bisogna distrarsi, né perdere energie e dunque tirare dritto, anche perchè la classifica ha dimostrato che se si lavora in un certo modo e se si crede in quel che si fa, con la giusta alchimia e mentalità, ci si possono togliere grandi soddisfazioni”.
Ti ritrovi in un gruppo giovane con tanto lavoro da compiere. Condividi questa scelta societaria?
“C’è tanta gioventù in questo gruppo e tanta esperienza da dover accumulare. Come? Giocando, mettendosi alla prova e facendo con intelligenza, cuore e testa quello che ci viene quotidianamente chiesto dal mister. L’ esperienza passa anche attraverso gli errori e la consapevolezza di quanto è giusto o sbagliato, quindi facendo le cose in maniera ragionata. Alla Genea Lanzara ho trovato tanti ragazzi appassionati, intelligenti, quindi sono molto fiducioso e non posso che condividere le scelte societarie. Anche e soprattutto considerando il fatto che, la società stessa che mi ha contattato, sa che accanto a questi giovani ci sarà bisogno di qualche figura che riesca a testimoniare di allenamento in allenamento, dunque con la quotidianità, l’ esperienza vissuta sui campi e quello che vuol dire rispettare le regole e comportarsi da professionista dentro e fuori dal 40×20. In questo momento sono stato io il prescelto e questo mi ha onorato tantissimo ”.
 
Cosa ti aspetti dal futuro sia a livello personale sia per quanto concerne la squadra?
“Innanzitutto mi aspetto di poter continuare a giocare: è un obiettivo che mi pongo settimana dopo settimana, con maggior entusiasmo e consapevolezza rispetto a quando ero un ventenne. Questa mia voglia ed energia cerco di metterla a disposizione della società e, soprattutto, cerco di sfamare e saziare la mia voglia di giocare e quel godimento di quando si rientra nello spogliatoio, al termine della partita, con una vittoria in tasca. E’ ancora una sensazione che rilascia endorfine e mi fa star bene, spero di poterlo continuare a fare più a lungo possibile. Ovviamente sono consapevole di essere nella fase calante della mia carriera ma, fino a quando conserverò una discreta forma fisica, la giusta voglia e mi sentirò utile alla squadra, continuerò a giocare perché credo sia un privilegio e la cosa più bella del mondo per chi ama il nostro sport. Per quanto concerne la squadra sono convinto che ci potrà essere un bel futuro, ma l’augurio più grande che faccio è quello di formarsi, consolidarsi, continuare a crescere e strutturarsi perchè ho trovato in tutti una grandissima passione ed un amore immenso per questo sport. Insomma, forza Lanzara ed andiamo avanti in questa direzione che è assolutamente quella giusta”.