Il presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi, ha partecipato nel tardo pomeriggio di ieri, alla riunione della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, organizzata in VTC dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, cui ha partecipato il Sottosegretario con delega all’Internazionalizzazione, Manlio Di Stefano.
La riunione è stata focalizzata, in particolare, sulla programmazione relativa al Piano Straordinario di Promozione del Made in Italy (PSMI) per il 2021-22, in cui l’edilizia può svolgere un ruolo di enorme valenza strategica.
“Al Sottosegretario Di Stefano abbiamo manifestato forte interesse in particolare per i paesi asiatici – dichiara il presidente di FederCepi Costruzioni Antonio Lombardi – che nei prossimi anni avvieranno investimenti di particolare interesse in infrastrutture. La sola Repubblica dell’India investirà, nel prossimo quinquennio, 1,5 trilioni di dollari per un Piano che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 14.000 km di rete ferroviaria e 30 km di strade al giorno, che diventeranno 40 entro la fine di quest’anno. Grande interesse abbiamo manifestato anche per altri paesi come il Tajikistan, l’Uzbekistan e il Kyrgyzstan, in forte fase espansiva”.
Al sottosegretario Di Stefano, il presidente Lombardi ha garantito “la piena ed immediata disponibilità tecnica e logistica dell’Associazione a promuovere, tra i propri associati, reti d’impresa, consorzi ed aggregazioni affinché queste straordinarie opportunità diventino accessibili anche per le realtà imprenditoriali meno strutturate e organizzate”.
“Al sottogretario – ha aggiunto ancora il presidente – abbiamo però rappresentato anche le difficoltà che oggi penalizzano le PMI edili italiane, del Mezzogiorno in modo particolare. La prima impresa edile italiana, nella classifica delle 100 imprese di costruzioni più grandi del mondo, è la Salini Impregilo: soltanto 49ma, con un fatturato di 7 miliardi, a fronte dei 170 del primo gruppo cinese, ma anche dei 52 di Vinci, primo gruppo francese. Per avviare concreti processi di internazionalizzazione, che supportino il made in Italy nel mondo anche nell’edilizia, occorre incentivare le aziende ad aggregarsi e consorziarsi. Noi, come Confederazione, siamo pronti ad accompagnare e supportare questi processi, forti anche dell’esperienza maturata in nord Africa, in Algeria in modo particolare. Ma il Governo deve sostenere queste iniziative, stringendo accordi con questi paesi per superare gli inevitabili problemi legati alla contrattualistica e alla normativa vigente nelle diverse realtà. Difficoltà oggi improponibili per una singola impresa”.
“In presenza di un adeguato supporto tecnico, logistico ed economico – ha concluso Lombardi – abbiamo ribadito che, come Confederazione, siamo pronti a portare in Asia il know-how dell’edilizia italiana per schiudere opportunità di crescita e di sviluppo per le PMI italiane”.