Terremoto dell’Irpinia, 40 anni dopo

Un documentario di 40 minuti con immagini di repertorio, testimonianze e interviste per un omaggio alla memoria e per ricordare le vittime e la storia di una delle grandi ferite del nostro Paese.  Tra emozione e cronaca, un film di montaggio che è anche il modo per ricordare l’impegno di tanti uomini e donne della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei Militari e delle forze dell’ordine, che furono insieme ai cittadini, ai sindaci, ai tanti volontari arrivati da tutta Italia un vero e proprio esercito di eroi della solidarietà. Prodotto dalla Regione Campania e realizzato dalla Scabec, “Terremoto dell’Irpinia 40 anni dopo” è a cura di Rossella Grasso e Davide Uccella per la regia, il montaggio e le interviste. Sarà visibile sui social di Presidenza del Consiglio, Regione Campania, Scabec e Provincia di Avellino a partire dalle ore 19,34, l’orario di quella atroce scossa. 

Un racconto emozionante e commosso che si apre con l’intervento del Premier Giuseppe Conte, del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e prosegue con le interviste di tanti che ieri e oggi sono protagonisti di quella terra: il sottosegreterio Carlo Sibilia , Giuseppe Caruso, presidente Regionale Giovani Campania; Don Tarcisio Gambalonga, parroco di Lioni; Filomena Imbriano, presidente Forum Giovani Sant’Angelo dei Lombardi; Rosanna Lepore, Cons. Provinciale delegata a cultura e promozione territorio; Gianluca Antoniello, assessore Ambiente Comune Sant’Angelo dei Lombardi; Domenico Biancardi, presidente Provincia Avellino; Elisa Picariello, architetto paesaggista; Benedetta Verderosa, architetto; e il Prefetto di Avellino Paola Spena.

Bellissime le immagini di Mimmo e Barbara Jodice e quelle tratte dal documentario “90 secondi” di Giuseppe Rossi (candidato al David di Donatello) e dal film di Mario Martone “Terrae Motus, Reggia di Caserta” che raccolse la testimonianza di Lucio Amelio e della straordinaria esperienza artistica che scaturì da quell’evento tragico.

Tanti i ricordi e le emozioni nei documenti di repertorio dei Vigili del Fuoco di Avellino, dagli archivi di Comuni e tv.  Si racconta dopo 40 anni la storia di Sant’Angelo dei Lombardi dove è stato istituito oggi il Parco della Memoria e dove saranno piantati 400 alberi in memoria delle vittime con i nomi incisi di ognuno. Un luogo di aggregazione culturale per favorire l’inclusione sociale, pensato ad impatto zero per promuovere l’idea di sostenibilità. Un modo per regalare a quella terra di dolore, l’idea di un presente e un futuro migliori.