Le banche italiane stanno sostenendo gli sforzi di ripresa del sistema produttivo messo a dura prova dall’emergenza Covid con prestiti, aperture di credito, allungamenti dei tempi di ammortamento dei finanziamenti. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento all’allarme lanciato dalla Bce sul fatto che nell’area dell’euro nel terzo trimestre di quest’anno le banche hanno inasprito i propri criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie a causa di un aumento del rischio percepito. Nonostante i rischi legati alla frenata dell’economia nazionale con la seconda ondata dei contagi il sistema del credito italiano sta in genere rispondendo in modo positivo alle richieste delle aziende – evidenzia Uecoop – anche sulla base di accordi e convenzioni specifiche attivate proprio per affrontare la brusca frenata dell’economia e l’incertezza per il futuro. Infatti più di 4 imprese su 10 (44%) pensano che ci vorrà almeno un anno per rivedere una crescita generale del Paese e il recupero dei posti di lavoro, secondo l’indagine di Uecoop su un campione nazionale di attività produttive. L’evolversi della situazione che sta mettendo a dura prova la resilienza delle cooperative – conclude Uecoop – impone uno sforzo comune per garantire prodotti e servizi alle famiglie e difendere il lavoro di oltre 1 milione di occupati nelle cooperative italiane, dall’agroalimentare alla scuola, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio all’informatica, dall’assistenza sociale ai servizi di sicurezza e vigilanza.