FederCepi Costruzioni sottoscrive il “Patto per l’Export” con il MISE

FederCepi Costruzioni ha sottoscritto il “Patto per l’Export”, il documento frutto di 12 tavoli settoriali coordinati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che punta a sostenere il made in Italy e di tutte le filiere produttive, inclusa l’edilizia, attraverso l’utilizzo massiccio di piattaforme digitali e il coinvolgimento di personalità note al grande pubblico in Italia ed all’estero.
Attraverso il “Patto per l’Export” il Maeci intende facilitare ed incentivare, anche nel comparto delle costruzioni, l’accesso della più ampia platea di PMI non ancora esportatrici, all’intera gamma di strumenti pubblici a sostegno dell’internazionalizzazione, per determinare e favorire nuove possibilità di crescita e di sviluppo.
“Si tratta di una opportunità straordinaria – commenta il presidente nazionale di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi – che schiuderà nuove possibilità a tante aziende del comparto. Promuoveremo forme di partnership e collaborazione tra le imprese, affinché il Patto per l’Export diventi una concreta opportunità anche per le PMI, spesso intimorite dalla sfida dell’internazionalizzazione o non nelle condizioni strutturali, tecniche ed organizzative di lavorare sui mercati esteri”.
Le risorse pubbliche destinate all’offerta di contributi a fondo perduto, finanziamenti a tassi agevolati e sistemi di garanzia, ammontano a circa 1,4 miliardi di euro.
“Con il coraggio e la laboriosità delle imprese italiane, con la forza dei nostri valori, la ricchezza delle nostre tradizioni e la spinta all’innovazione, riusciremo ad affermare sui mercati internazionali il successo che il nostro Paese merita anche nel settore dell’edilizia, costruendo nuove opportunità di lavoro all’estero. La rete diplomatico-consolare del Ministero diviene, grazie a questo importante Patto, la “Casa delle imprese italiane” nel mondo, un punto di riferimento strutturale per acquisire informazioni e dialogare con i mercati e le istituzioni locali”.