Nord e sud insieme per aiutare il settore agroalimentare italiano durante l’emergenza Covid-19

Come arrivare ai consumatori e soprattutto come aiutare i produttori agricoli, magari con prodotti di altissima qualità ma sprovvisti di una rete di distribuzione efficace in questo momento di crisi economica e sanitaria?

Ci hanno pensato quattro giovani, due napoletani e due torinesi, laureandi e laureati in diverse discipline, creando il portale dateatutti.it e regalandolo al mondo dell’agricoltura e del food italiano per aiutare il Paese in questo momento di crisi. Nord e sud insieme insomma per aiutare l’Italia in un momento di grave crisi economica.

L’idea nasce da quattro ragazzi co-founder di una start-up ABOUT A BIT che si occupa di soluzioni tecnologiche per l’agricoltura 3.0, come ad esempio il progetto Farmchain dove promuovono il tracciamento certificato della filiera produttiva attraverso la blockchain, lo sviluppo di strumenti orientati al marketing digitale e la comunicazione social.

Giuseppe Funicello, laureando in informatica presso Università degli studi di Torino, Fabrizio De Masi, Designer e Digital Strategist napoletano, Francesco D’Alia, laureando in informatica presso Università degli Studi di Napoli Parthenope e Luca Femia, sales Manager torinese, hanno ideato e realizzato un portale internet completamente gratuito dove agricoltori e produttori possono pubblicizzare i loro prodotti e venderli senza intermediari guadagnando il giusto prezzo per il loro lavoro.

Dateatutti.it è dedicato ad aziende agro-alimentari, negozi di vicinato, conduttori di mercati rionali, distributori, coltivatori diretti, agricoltori e allevatori. Ciascun venditore potrà realizzare una vetrina digitale con i prodotti, condivisibile attraverso i propri canali e/o scaricando e stampando il QR code personale, per consentire un collegamento facile tra posizione fisica e digitale.

dateatutti.it è frutto di un’attività intensa e scrupolosa che ha come obiettivo il supportare, soprattutto, aziende e “Farm” di piccole dimensioni nell’approccio al mondo digitale, contenendo costi ed ottimizzando le risorse.

“Tutti i coltivatori che abbiamo conosciuto in questi mesi hanno due fattori comuni – spiegano gli ideatori – l’immensa passione per ciò che realizzano e la voglia di digitalizzare la propria attività, mantenendo tradizione e qualità del loro processo produttivo, una sfida audace che condividiamo con il nostro lavoro”.