Apprendo con soddisfazione l’annuncio del presidente della Provincia di Avellino circa l’imminente avvio dei lavori di realizzazione della strada Manna-Camporeale e colgo l’occasione per rivolgere pubblicamente al Presidente alcuni interrogativi sulla questione. Da arianese, infatti, attendo questa opera da circa 10 anni, così come tutti i miei
concittadini che ancora oggi sono costretti ad affrontare tutti i giorni il traffico di Cardito.
Per realizzare il primo lotto di questa infrastruttura (dalla Manna fino a Cardito) furono stanziati circa 20 milioni di euro ed i lavori furono aggiudicati nel lontano 2011 alla società Preve costruzioni di Torino, la quale non riuscì ad avviare il cantiere perché insieme con la
Provincia, all’esito di uno studio geologico, si rese conto della presenza lungo il tracciato di gravi frane e di falde acquifere che facevano raddoppiare il costo di realizzazione dell’opera.
Si scoprì, pertanto, che realizzare la tratta Manna Cardito non sarebbe costato 20 milioni di euro, ma il doppio, come acclarato da un quadro economico approvato dalla Provincia che certificava l’impossibilità di realizzare la strada così come è stata pensata.
Per risolvere questo problema, e far sì che la strada potesse essere realizzata con i 20 milioni di euro disponibili, negli anni passati si è pensato di effettuare una variante del progetto facendo in modo che la strada potesse partire dalla rotonda situata sulla SS 90, nei pressi del “Ristorante Incontro” anziché dalla contrada Manna, in modo da bypassare
le frane e le falde acquifere.
Dopo dieci anni di blocco totale dell’opera, finalmente si annuncia l’avvio dei lavori con la precisazione che la strada verrà realizzata senza variante e per intero, quindi dalla Manna fino a Cardito.
Chiedo al nostro presidente della Provincia di poter sapere se l’avvio dei lavori è stato reso possibile da nuovi finanziamenti che sono stati ottenuti nel tempo, oppure se la Provincia, smentendo se stessa (e le risultanze delle indagini geologiche agli atti degli uffici), ha
approvato un nuovo quadro economico che dimostra che con 20 milioni di euro è possibile avviare i lavori e costruire la strada per intero.
In questo secondo caso credo che però siano doverosi dei chiarimenti. La nuova valutazione dei costi dipende da utilizzo di materiali più “economici”? Oppure vi sono responsabilità degli uffici che hanno bloccato l’opera per anni a causa di valutazioni errate del quadro
economico?
Sono certo che il Presidente, con il suo inconfondibile garbo istituzionale, avrà cura di rispondere agli interrogativi degli arianesi e spero che prima dell’avvio dei lavori possa esserci ad Ariano Irpino un Consiglio monotematico aperto a tutti i livelli istituzionali che
possa discutere ogni aspetto della questione, anche per dare le giuste risposte ai cittadini, alcuni dei quali costituitisi in comitato.