Riceviamo e pubblichiamo: “Nella mattinata di oggi, 7 settembre, ho presentato un esposto-denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri, alla Procura della Repubblica ed al Prefetto di Avellino per violazione della legge n. 241/90 “Diritto di accesso agli atti”, del Decreto Legislativo n. 267/00 “Testo unico degli Enti locali”, nonché dell’art. 16, comma 4, dello Statuto comunale e dell’art. 5, comma 4, del Regolamento comunale per la disciplina delle modalità di accesso agli atti.
In data 17 giugno, oltre due mesi e mezzo fa, ancora Assessore, presentai al Comando della Polizia locale, nella persona del comandante f. f., Alessandro Pelosi e all’Ufficio tecnico comunale, nella persona del responsabile, ing. Gaspare Grimaldi, richiesta di informazioni, ovvero una dettagliata relazione per capire le cause del mancato funzionamento del sistema di video-sorveglianza anche al fine di reperire le risorse economiche necessarie per l’intervento tecnico del caso. Inoltre chiedevo ragguagli in merito ai 10.000 euro spesi, circa un anno fa, per il ripristino di quest’ultima senza che ci fosse stato alcun risultato.
Ebbene, alla mia richiesta, che si allega al presente comunicato, non c’è mai stata risposta, né scritta, come richiesto, né verbale. Tantomeno risulta che chi di competenza abbia posto in essere atti amministrativi per risolvere il problema che, ripeto, l’ultima volta l’ho sollevato a metà giugno, senza aspettare l’ondata di furti nelle abitazioni o al cimitero comunale di queste ore per non parlare delle tante denunce pubbliche e alle Autorità competenti inerenti lo sversamento di rifiuti sul nostro territorio, l’abbandono ed il maltrattamento di animali domestici.
Leggo di richieste di incontri con il Prefetto e richieste di riunioni del Comitato provinciale per l’ordine pubblico al fine di contrastare gli episodi sopra richiamati, intanto, nell’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale del 10 settembre p. v., convocata il giorno 3 settembre, non vi è alcun argomento riguardante la videosorveglianza. Ricordo che gli ordini del giorno vengono discussi nella riunione dei capigruppo della quale anche l’opposizione fittizia che abbiamo a Serino fa parte.
Le leggi e i Regolamenti sopra citati, obbligano gli Uffici comunali a fornire ai Consiglieri comunali tutte le informazioni e/o documenti amministrativi da essi richiesti entro e non oltre i 30 giorni.
Di questa grave omissione i responsabili ne dovranno rispondere dinanzi alla Legge.
Al sig. Prefetto ho chiesto di intervenire per il ripristino della legalità al Comune di Serino.
Ci tengo a precisare, anche a seguito di colloqui avuti con le Forze dell’Ordine, che le cosiddette “ronde” oltre a non rappresentare la soluzione potrebbero causare ulteriori problemi legati alla sicurezza e all’ordine pubblico. I cittadini hanno il diritto ed il dovere di denunciare alle Autorità competenti qualsiasi ipotesi di reato mentre quest’ultime hanno l’obbligo di attivarsi, per quelle che sono le rispettive competenze, per garantire la dovuta sicurezza ai cittadini avendo loro la preparazione necessaria per affrontare al meglio situazioni di rischio e/o tensione”. Marcello Rocco