Integrazione, welfare e accoglienza: a Santa Paolina domani, 8 settembre, iniziativa dello Sprar

SANTA PAOLINA – Si chiama “I colori dell’accoglienza” ed è l’iniziativa in programma domani (domenica 8 settembre) promossa dallo Sprar di Santa Paolina che così festeggia il suo primo anno di attività. Il Gal Partenio ha collaborato all’organizzazione dell’evento, confermando interesse, presenza fattiva, ruolo propulsore su di una tematica così attuale, così dibattuta e così importante sotto il profilo sociale. Ricco il programma: in Piazza Fontana, alle ore 17,30, si terrà l’inaugurazione del “Muro della Pace”, realizzato dagli operatori dello Sprar in collaborazione con gli ospiti stessi del progetto, bambini e bambine di nazionalità differente uniti dalle aspettative di un mondo migliore e finalmente senza diseguaglianze. Alle 18,30, in Piazza IV Novembre, testimonianze sul territorio su welcome, welfare e percorsi di integrazione.
Previsti gli interventi di Rino Ricciardelli, sindaco di Santa Paolina, don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas di Avellino, Angelo Moretti, direttore del Consorzio “Sala della Terra e Rete Piccoli Comuni del Welcome”, Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio, Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio, Giuseppe Silvestri, presidente dell’Unpli di Avellino, Sadiyo Mohamed Hassan Dekow Ahmed Hassan, entrambi dello Sprar di Santa Paolina. Alle ore 20.00 è prevista l’apertura degli stand gastronomici. Alle ore 21.30 l’afrofolk‘n reggae di Sandro Joyeux in concerto.
Il tema dell’integrazione continua ad essere fonte inesauribile di incontri, confronti, di esperienze da incrociare e mettere in rete, oltre che momento centrale nel dibattito pubblico per questo pezzo di territorio. Non va tralasciato, infatti, che nei 16 comuni del Gal Partenio sono presenti diversi punti tra Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e Cas (centri di accoglienza straordinaria). Inoltre un asse portante della strategia di sviluppo ideata dal Gal Partenio è rappresentato proprio dall’agricoltura sociale e dall’inclusione sociale. “I colori dell’accoglienza” si inserisce perfettamente in questo solco perché si pone l’obiettivo di accendere un faro su un presidio molto importante, come lo Sprar, attraverso un confronto plurale, corale, tale da mettere insieme tutte le voci e gli attori territoriali in grado di incidere su di una vicenda complessa ed importante come quella dei migranti, dell’immigrazione e dell’integrazione possibile.