Ieri sera la compagine “Montoro Democratica” capeggiata dal sindaco uscente Mario
Bianchino ha incontrato la cittadinanza alle frazioni Caliano e San Bartolomeo.
Dato il doppio appuntamento, numerosi sono stati i temi trattati. I contenuti più significativi
sono stati enunciati dal sindaco uscente, che ha annunciato una serie di progetti freschi di
finanziamento approvato. In ordine di tempo, l’ultimo finanziamento, bollinato tre giorni fa,
riguarda la casa della cultura – sede del museo contadino, della biblioteca comunale e del
fondo d’arte contemporanea – per oltre 150mila euro. Però il politico ha parlato anche di
ulteriori finanziamenti approvati, quali circa 200mila euro per la nascita di un centro di
formazione e di accoglienza turistica, sulle ceneri dell’ex scuola primaria di San
Bartolomeo, utile per promuovere al meglio il territorio in tutte le sue sfaccettature. Nel
corso degli interventi, Immacolata Cipolletta ha designato le potenziali opere future. Nello
specifico, è previsto favorire il deflusso di acqua piovana lungo via Quercia Leone e gli
spazi gestiti dal Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, dopo aver appurato
che il canale consortile ora coperto non è più esistente grazie ad alcune indagini svolte. In
più, la donna immagina l’accesso a fondi comunitari e statali, imponendo, ove possibile,
forme di partenariato tra pubblico e privato, come già si è pensato anche per Aterrana.
Dunque, per la località tutto ciò sarà solo il futuro, mentre il presente è rappresentato, in
special modo, dal bocciodromo quasi ultimato. Quest’opera è stata compiuta dopo aver
recuperato in extremis un finanziamento da 100mila euro e aver accelerato i tempi di
intervento con la richiesta dei pareri all’Autorità di Bacino, al Consorzio di Bonifica, nonché
con la variazione sulla destinazione di assetto territoriale, includendo anche la messa in
sicurezza della strada circostante, prima piuttosto curva. Tutto si è reso possibile grazie a
un finanziamento erogato dall’Istituto del Credito Sportivo a tasso zero, rendendo il luogo
un centro di alto livello per la Federazione Italiana Bocce, come ha ben ricordato
Immacolata Cipolletta. Inoltre, è stata risolta una vexata quaestio per il borgo, ovvero la
costruzione delle vasche di laminazione, come ha affermato Oscar Giannattasio. Infatti,
dopo il parere negativo della commissione regionale per l’ambiente nel 2016, il progetto è
stato profondamente modificato grazie all’interazione portata avanti dalla compagine con il
vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola, a cui si è aggiunto il recente incontro presso
il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. A ogni modo, ha affermato Bianchino, ogni
intervento sulla località è veramente significativo, considerando le condizioni di partenza
nel 1995 (anno del suo primo mandato come sindaco di Montoro Inferiore), quando
svolgeva i comizi elettorali in un terrapieno contiguo alla strada dove si stava tenendo il
discorso e di fronte si trovava una sembianza di linea di marciapiede con dei pali della luce
davvero molto bassi.
Comunque, l’altra frazione che ha ospitato i comizi, Caliano, non è seconda in attenzione
agli occhi della compagine. In primo luogo, viene evidenziata a più riprese la sua posizione
baricentrica da Bianchino, da Enzo Pecoraro, da Carmela Diana nonché da Immacolata
Cipolletta. Quest’ultima poi aggiunge che la località è importante per lo sviluppo
urbanistico per un’ulteriore ragione, ossia l’assenza di vincoli, così consentendo
l’insediamento di servizi a livello comunale, dalla potenziale valenza interfrazionale nel
commercio e nello sport. Invece, Carmela Diana menziona l’apporto fornito alla frazione
dal gruppo: riqualificazione del campo sportivo; copertura del campo di bocce; creazione
di una struttura aggregativa. Allo stesso tempo, sia lei che Bianchino prospettano il
miglioramento dell’asse viario provinciale tra Piazza di Pandola e Borgo, per valorizzare
ancor di più la sua posizione geografica. Invece, la grande infrastruttura prevista per la
località è il recupero dell’ex scuola primaria, resa poi centro per disabili, ma chiusa
qualche anno fa per inagibilità. Tale recupero avverrà tramite la fruizione di un
finanziamento da circa mezzo milione di euro, come annunciato di Bianchino. In questo
modo, i lavori inizieranno entro l’anno, come ha asserito Vincenzo Pecoraro. Proprio il
focus su tale struttura ha permesso di evidenziare un altro successo dell’amministrazione,
ovvero i controlli a tappeto sulla sicurezza di tutte le strutture scolastiche montoresi, fatto
mai avvenuto prima.
In ambito più generale, invece, altro tema della serata si è rivelato il sostegno alle persone
più bisognose sia in senso umano, come ha detto la già presidente del Consiglio
Comunale, che nel senso materiale, come ha specificato Guglielmo Lepre. A tal proposito,
il già consigliere ha menzionato le numerose iniziative attuate: Garanzia Giovani, Servizio
Civile, lavoratori di pubblica utilità, voucher lavoro per persone svantaggiate, progetti di
sostegno al reddito.
Dunque, i veterani si sono soffermati su quanto realizzato e rimane ancora da realizzare,
mentre i nuovi arrivi hanno dedicato l’attenzione sul loro valore aggiunto. Maria Pastore,
intervenuta per la prima volta nel corso dei comizi, ha affermato di voler portare avanti
anche in politica la saggezza da mamma, la sapienza da moglie, la dedizione verso
famiglia e il rispetto per i genitori, facendo sì che tutto si costruisca a partire da solide
fondamenta, in comunione d’intenti tra volontariato, istituzioni e famiglie. Al contrario,
Stefania Montefusco si scaglia contro la politica dal facile consenso, mirata a creare
soltanto rumore, senza avanzare proposte di peso.
Anche nel corso degli ultimi due ritrovi, poi, sono state lanciate diverse accuse nei
confronti dei candidati rivali. Come nelle serate precedenti, la candidatura di chi ha
esposto l’ex Montoro Superiore a una pesante condizione debitoria è di nuovo oggetto di
dibattito, questa volta da parte di Lepre. Infatti, l’uomo ha affermato come ciò ha portato
l’amministrazione, nei primi mesi di attività, a un lavoro molto gravoso, però ben riuscito
con la parificazione del bilancio. Invece, Bianchino continua sulla linea dei tre “feudatari”,
su cui fornisce qualche elemento in più. Su di loro asserisce che questi si siano spartiti il
territorio in tre fasce: settentrionale, centrale e meridionale. In particolare, il “feudatario
della fascia meridionale”, candidato per la lista Agorà, dovrebbe chiarire le sue presunte
condizioni di incompatibilità, anche mostrando sui palchi documenti comprovanti l’assenza
di tale situazione, a detta di Bianchino. Ancora, a suo dire, optare per la discontinuità
significherebbe scegliere per il contenzioso sfrenato, la forte esposizione debitoria, la
creazione di una vera e propria “Incaricopoli”, con l’affidamento degli incarichi secondo
criteri alquanto discutibili.