Via libera ufficiale dalla Commissione Europea all’uso del marchio “Igp” – indicazione geografica protetta – per il Marrone di Serino o Castagna di Serino. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale europea, da oggi è possibile apporre il bollino di tutela sul frutto di bosco autunnale. È la terza castagna campana a ricevere il marchio comunitario di protezione – spiega Coldiretti Campania – insieme a quelle di Montella e Roccadaspide. L’Igp di Montella è stata peraltro la prima in Europa dedicata alla castagna. Le Igp della castagna italiane salgono così a 12, mentre 3 sono le Dop, che fanno del nostro Paese il primo in Europa per riconoscimenti. In Spagna c’è una sola Igp per la Castaña de Galicia, mentre la Francia vanta l’unica Dop con la Châtaigne d’Ardèche.
La zona di produzione del Marrone/Castagna di Serino Igp comprende i territori dei Comuni irpini di Serino, Solofra, Montoro, San Michele di Serino, Santa Lucia di Serino, Santo Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano San Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino; e dei Comuni salernitani di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, San Cipriano Picentino, Castiglione dei Genovesi e Calvanico. La superficie stimata è di circa 3.600 ettari (2.400 nell’avellinese e 1.200 nel versante salernitano), che dava luogo prima del cinipide ad una produzione media annua di 60 mila quintali all’anno ed un fatturato superiore ai 5 milioni di euro.
“La castanicoltura campana – commenta Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – sta risalendo la china dopo anni drammatici, dovuti alla piaga del cinipide. Una vicenda che ha segnato profondamente la produzione di questo frutto straordinario e ricco di qualità nutritive. Ma non siamo stati fermi a guadare. La nostra organizzazione è stata in prima fila con i suoi tecnici per collaborare con la Regione alla lotta biologica, ma anche per l’introduzione della riclassificazione dei castagneti da frutto, distinguendoli dal bosco. La terza Igp per la Campania conferma la forte vocazione della nostra regione, oltre al primato nel Mezzogiorno per marchi Dop e Igp, e ci spinge a lavorare con rinnovata convinzione per la rinascita di un comparto che sembrava destinato all’estinzione”.
La castagna di Serino ha due varietà locali: la “Montemarano” e la “Verdole”. La prima, conosciuta anche come “Santimango” o “Marrone di Avellino”, ha dimensioni medio-grandi, seme bianco-latteo, solcature superficiali, polpa dolce e croccante. La “Verdole”, invece assolve soprattutto alla funzione di varietà impollinatrice, con frutti di pezzatura media, più tondeggianti e più brillanti. Soda e croccante, dal caratteristico sapore dolce, questa castagna è particolarmente adatta per il consumo fresco e per la produzione dei marron glacée.