Pasquale Scialò, con la sua straordinaria versatilità di musicologo, storico e critico della musica, dialoga con la splendida voce di Paolo De Vito. Un sodalizio artistico di grande impatto culturale, che valorizza la pedagogia, la ricerca musicale di Paolo Scialò, artista di fama nazionale, con un’ampia produzione nel teatro, cinema, radio e televisione, in una particolare performance tra scrittura, musica e canzone, grazie alla raffinata interpretazione di Paolo De Vito. “Napoli città cantante” è il percorso emozionale tra racconto e musica, in occasione della presentazione del volume dello studioso partenopeo “Storia della canzone napoletana 1824- 1931”, edito da Neri Pozza. L’evento culturale, organizzato in collaborazione con l’associazione “Pietro Bove. Un Angelo Caduto in Volo”, presieduta da Rita Margiotta, si svolgerà nella suggestiva Chiesa di San Nicola di Summonte, tra i borghi più belli d’Italia. L’appuntamento è per giovedì 21, alle 18. Con i due artisti, Gianluca Marino (chitarra), Giuseppe Musto (pianoforte e violino), Salvatore Santaniello (sassofono, flauto e tammorra). Interverranno il sindaco Pasquale Giuditta, l’autrice di spettacoli Assuntina De Vito, il direttore del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli Carmine Santaniello. “ La formula tra narrazione e musica- commenta Paolo De Vito- coinvolge lo spettatore nell’evoluzione del repertorio classico napoletano, caratterizzato da una poetica romantica, che ha contenuti introspettivi, antropologici, culturali e sociali. L’opera di Pasquale Scialò è molto affascinante, per la ricostruzione della genesi e dell’evoluzione della canzone napoletana. Per me, è un onore essere al suo fianco in questo straordinario excursus di cultura ed arte, che riconduce alle radici dell’identità, dando espressione all’anima di un popolo”- . Nel repertorio, canzoni amate da tutte le generazioni, come, ad esempio, “Voce ‘e notte”, “Te voglio bene assaje”, “’A rumba de scugnizze”. “Sarà un viaggio nelle sensazioni più recondite,- afferma Pasquale Scialò- con un incontro culturale in cui la storia l’interiorità, la suggestione di Napoli, come luogo simbolo dell’essenza della mediterraneità, si traduce in razionalizzazione dei moti dell’anima, grazie anche all’impostazione stilistica ed alla sensibilità interpretativa di Paolo De Vito”-.