Il 23 novembre 2017 nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo Statale “ Aldo Moro “ di Casalnuovo di Napoli si è tenuto il convegno su “ A 37 anni dal terremoto dell’Irpinia: riflessioni e considerazioni a sostegno dell’Università, degli Enti Locali e delle Associazioni “, organizzato dallo stesso Istituto scolastico con la collaborazione dei Rotary Club di Acerra-Casalnuovo “Aniello Montano“ e Nola-Pomigliano d’Arco, della Fondazione MIdA, dell’Osservatorio Permanente sul dopo sisma, del Centro di Referenza Regionale per le Emergenze Veterinarie non Epidemiche ( CeRVEnE ), dei comuni di Casalnuovo di Napoli ed Acerra, con il patrocinio dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli.
Al convegno, moderato da Michelangelo Riemma ( dirigente dell’ICS Aldo Moro ), hanno partecipato Massimo Pelliccia ( sindaco di Casalnuovo di Napoli ), Raffaele Lettieri ( sindaco di Acerra ), Luciano Lucanìa ( governatore Distretto 2100 Rotary International – Italia ), Nicola Pasquino ( Universita’ Federico II di Napoli ), Marina Montano ( presidente del Rotary Club Acerra – Casalnuovo ), Luigi Napolitano ( presidente Rotary Club Nola-Pomigliano d’Arco ), Marco Leonardi ( funzionario del Dipartimento della Protezione Civile- Roma ), Raffaele Bove ( direttore tecnico del CeRVEnE ), Carlo Ferrara ( funzionario della Regione Campania – referente regionale per le emergenze ).
Un folto pubblico ha partecipato al convegno nel corso del quale , nel ricordo del prof. Adriano Mantovani, sono stati evidenziati i grossi passi in avanti che si sono fatti in Italia nell’ambito della Protezione Civile, inesistente al tempo del terremoto dell’Irpinia del 1980. Un’organizzazione , quella della Protezione Civile italiana, fiore all’occhiello del sistema Italia, copiata in molti parti del mondo.
Abitiamo un territorio fragile esposto a molti rischi con uno dei migliori sistemi di protezione civile al mondo per rispondere alle emergenze, purtroppo cio’ non è sufficiente.
Si è rimarcata l’importanza dell’apporto di ogni singolo cittadino nella prevenzione dei rischi, del corretto rapporto cittadino-territorio per permettere un coinvolgimento attivo. La popolazione, attraverso percorsi di informazione , deve sempre piu’ avvicinarsi alle tematiche di protezione civile , di cui si percepisce l’urgenza e l’importanza solo quando si verifica un’emergenza. Il cittadino deve rendersi partecipe e conoscere i rischi a cui è esposto assimilando le dinamiche dell’autoprotezione.
L’informazione alla popolazione è una delle questioni centrali di un moderno sistema di protezione civile. La possibilità di conoscere i rischi del territorio in cui si vive, di sapere qual è il livello di allerta in corso e di poter imparare i comportamenti corretti da adottare in caso di emergenza, sono esigenze fondamentali per garantire la sicurezza della cittadinanza.
Per imparare rapidamente, nel corso di un’emergenza, è necessario aver già imparato prima.
I cittadini sono parte integrante del sistema di protezione civile ed è essenziale che sappiano come comportarsi in caso di emergenza.
Le ingenti spese sostenute dallo Stato in relazione ai danni provocati dalle calamità si sarebbero potute evitare o attenuare se si fosse operato maggiormente in termini preventivi.
E’ stato evidenziato, anche attraverso esperienze in situazioni emergenziali, come le popolazioni abbiano a cuore che il tessuto economico del territorio venga salvaguardato, protetto e ricostruito nella consapevolezza che il futuro è nella salvaguardia delle loro radici.
La Pubblica Amministrazione , per rispondere quanto più velocemente agli eventi calamitosi, deve dotarsi di un’organizzazione più agile, meno burocratica, sebbene negli ultimi si é assistita ad una proliferazione e stratificazione di norme.
Alfredo Pecoraro, uno degli artefici del convegno, nella sua qualità di presidente della Commissione Distrettuale dei volontari rotariani del Distretto 2100 del Rotary International sottolinea come “ in base all’accordo, siglato dal Dipartimento di Protezione Civile con i Distretti italiani del Rotary , si costituiranno le “Unità Rotary di Protezione civile”, che avranno il compito di promuovere la conoscenza dei rischi e, più in generale, dei temi di protezione civile e collaborare con le Istituzioni alle attività di formazione e informazione di cittadini e operatori, nonchè alla diffusione delle conoscenze di protezione civile in ambito scolastico.”
L’informazione ai cittadini, il corretto sviluppo del territorio, una Pubblica Amministrazione piu’ agile ed attenta porteranno sicuramente a garantire quella sicurezza che uno Stato moderno deve assicurare alla collettività.