Partirà domenica 25 giugno la settima edizione del festival internazionale di street art In Wall We Trust, organizzato dall’omonima associazione fondata dall’artista Domenico Naf-Mk Tirino insieme e da Caterina Ceccarelli, e in programma ad Airola (Benevento) nel cuore della Valle Caudina.
La prima parte del festival, prevede due interventi notevoli, che, come per l’edizione 2016, si concentreranno sul territorio airolano. Grazie al significativo impegno dell’associazione per ottenere tutti i permessi necessari dai proprietari, una delle performance pittoriche avrà luogo sulla parete di una palazzina di estese dimensioni presso via Lavatoio.
Ad eseguirla il primo degli ospiti internazionali della settima edizione, ovvero il writer ucraino Sasha Korban. Classe 1987, il trentenne artista di Kiev, con un passato da minatore, ha iniziato a dedicarsi alla street art dal 2009. Caratteristica peculiare dei suoi lavori (parzialmente visibili all’indirizzo http://skyartfound.com/sasha-korban-works-en/) è la creazione di ritratti, realizzati con un intreccio di tecniche (spray, pennello, colori a olio, ecc.) e stili (fotorealismo, Pop Art, pittura decorativa, concept art). Vanta la partecipazione a numerosi festival, tra cui Newton Street Degustation (Kharkiv, 2010), Space Jam (Mykolaiv, 2011), Yalta Summer Jam (Yalta, 2011, 2012, 2013), KeramoGraffiti Fest (Оpishnia, Poltavshyna, 2013, 2014). Dal 2014 alcune sue opere sono anche esposte in gallerie.
Il secondo intervento inizierà tre giorni dopo, mercoledì 28 giugno, a Corso Caudino, nei pressi del Borgo Portisi. Ne sarà autore un altro graditissimo ospite internazionale: l’artista greco Dimitri Taxis, writer, illustratore e pittore. Proveniente da Atene, ma nato in Polonia nel 1983, negli ultimi anni ha creato grandi opere per le strade della capitale greca (alcune sono visibili all’indirizzo http://www.isupportstreetart.com/artist/dimitri-taxis/). Lavora su carta e tela, combinando uno stile a figure piatte con curve decorative che conferiscono più spessore alle forme pittoriche. Tra i suoi ultimi progetti, va citata l’illustrazione della versione greca de Il mago di Oz, immortale classico per bambini di L. Frank Baum.
Come ben sanno i numerosi appassionati e amici di In Wall We Trust, gli interventi murali sono solo uno degli ingredienti di una manifestazione che, negli ultimi anni, si è guadagnata la stima e l’approvazione di artisti, critici e riviste di settore.
Dalla prima settimana di giugno, infatti, è stata lanciata la open call “for street art lovers”, finalizzata a raccogliere poster da tutto il mondo. La deadline per l’invio delle opere è il prossimo 15 settembre e, come accaduto per le sei edizioni precedenti, si attendono lavori dai cinque continenti. L’associazione In Wall We Trust, alla chiusura della call, comunicherà la data stabilita per l’attacchinaggio dei poster nelle location individuate per l’occasione.
Il festival internazionale si rafforza dunque come evento glocal, capace di attirare interesse e attenzioni da tutto il mondo, ma con forti ricadute territoriali. Negli ultimi anni, infatti, diversi sono stati gli esempi di grandi pitture murali grazie alle quali è stato possibile recuperare aree degradate o dimenticate, come accaduto lo scorso anno con gli interventi di Raro e Lume a Pannarano, dell’italo-venezuelano Gomez nel centro storico di Piazza Tribunali e a Corso Matteotti ad Airola, del catalano Mohamed LGhacham a Corso Caudisi ancora ad Airola, dello stesso Naf-Mk e degli uruguaiani Colectivo Licuado nel quartiere San Donato sempre ad Airola.
In Wall We Trust è stato sempre pensato dagli organizzatori come momento di forte condivisione artistica e umana tra le comunità locali e gli artisti provenienti dall’estero, all’insegna dello scambio culturale e dell’arricchimento reciproco. Inoltre, il festival è in buona parte autofinanziato dall’associazione, che si occupa in prima persona dell’accoglienza, del vitto e dell’alloggio degli artisti, potendo contare quasi esclusivamente su piccole e medie sponsorizzazioni di attività locali.
Dopo la prima parte di giugno, il festival continuerà con ulteriori tappe ad agosto e in autunno “Abbiamo in cantiere diversi interventi in varie zone della città, mantenendo lo stile prettamente figurativo dei dipinti murali che contraddistingue il nostro festival, unico in questo genere, spinti anche dall’entusiasmo della comunità locale”, comunica il curatore di In Wall We Trust Domenico Naf-Mk, mantenendo per ora il riserbo su un evento particolarmente stimolante.