Domani, lunedì 12 giugno, il duo partenopeo Fede’n’Marlen parteciperà alla manifestazione “Giochi senza Barriere” organizzata dall’associazione Tutti a scuola presieduta da Toni Nocchetti.
La manifestazione si svolgerà tutta la giornata e sarà ad ingresso gratuito. Location la Mostra d’Oltremare con ingresso da via Terracina.
“Ci sono un’infinità di ragioni per cui dire ‘sì’ è stato scontato – sottolinea il duo –
La prima che ci viene in mente è ‘sostenere la libertà’. Ad ogni essere umano dovrebbe essere garantita la libertà di essere se stesso, di muoversi e di agire nella vita in accordo con quelli che sono i suoi valori, con quello che gli dà gioia, e con quello che è il suo corpo”.
In linea con il leitmotiv della manifestazione appare, in particolare il brano ‘O mele, il cui video è stato lanciato attraverso lo strumento del web lo scorso 9 giugno.
Ma tutto l’Ep Mandorle appare in linea con il nucleo tematico della manifestazione.
L’ep, come il video, è prodotto su etichetta Europhone Records/ Veloce Entertainment, da Gennaro De Concilio con Cinzia Fonticelli, con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Arcangelo Michele Caso.
Il messaggio lanciato dal testo di ‘O mele come dal video, dove le immagini sono intrecciate alle parole all’insegna di una forte coerenza, è quello che richiama la capacità di intenerirsi ancora, dando spazio alle piccole cose: il vento in faccia dal finestrino dell’auto, lo sguardo meravigliato e giocondo puntato sulla luna. Cose grandi e da grandi che accomunano però ai bambini, che nel loro entusiasmo, custodiscono il segreto della gioia di vivere.
Un messaggio trasfuso in suoni viscerali e sinceri, capaci di “entrare nella pelle del sogno”, quell’obiettivo di autodeterminazione “controcorrente” in cui le cantautrici hanno scelto con coraggio e caparbietà di credere, opponendosi alla superficialità ed alla banalità di una quotidianità liquido-moderna che troppo spesso toglie vigore all’empatia e delude.
“Il dibattito sentito mille volte su cosa sia normale e cosa non lo sia – continuano Federica Ottombrino e Marilena Vitale – su cosa significhi essere, sentirsi diversi, lega imprescindibilmente ogni essere umano all’altro. L’unica cosa che dovrebbe essere normale e garantita è la libertà di esprimersi in quanto diversi. L’invisibilità a cui alcune persone sono condannate è ancora oggi una vergogna che pesa e fa male”.
Concetti “vitali” espressi con forza nelle loro canzoni. Nell’ultima ‘O mele, ma anche in; Corallo, Il ventre della sirena, Elogio alla lentezza, perché “raccontare delle cose piccole, delle lotte delle persone spesso emarginate per ciò che sono è il nostro piccolo voto.
Sentiamo forte l’esigenza di condividere e di sostenere, e non crediamo nelle grandi battaglie plateali che fanno tanto rumore ma restano immobili. Crediamo ai cerchi, quelli che lascia un sasso quando viene buttato nel lago”.
“Crediamo al cerchio più piccolo – evidenziano con forza – , quello che può fare ognuno di noi, nella propria vita, legandosi alle battaglie degli altri trovandone le connessioni anche e soprattutto quando tema non ti tocca direttamente. Nel caso specifico l’assenza più totale di un sostegno concreto e non rappresentativo per tutte le persone affette da disabilità è un dato raccapricciante che va denunciato a gran voce”.
Partecipare a questa manifestazione è semplicemente un nostro modo per continuare un percorso iniziato tre anni fa, per dire “siamo qui e siamo un’unica cosa”.
Avere la possibilità di ribadire il nostro incoraggiamento alla libertà è un grande onore”.