Trionfo olandese a Milano: nella crono finale vinta da Van Emden, Tom Dumoulin vince il Giro 100.
La centesima edizione del Giro d’Italia dedicata all’Amore Infinito incorona un olandese per la prima volta nella storia, grazie a Tom Dumoulin che ha battuto i rivali per la Generale Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot che hanno terminato rispettivamente in quest’ordine la prova contro il tempo da Monza a Milano in un finale da thrilling. L’ultima tappa è stata vinta da un connazionale della Maglia Rosa: Jos van Emden.
LE PILLOLE STATISTICHE
- Tom Dumoulin è il primo olandese vincitore del Giro d’Italia, 50 anni dopo il primo vincitore olandese di un Grande Giro: Jan Janssen alla Vuelta 1967, gara di 18 tappe disputata tra il 27 di Aprile e il 14 di Maggio. L’Olanda è la 13a nazione che vince il Giro d’Italia. E la 5a vittoria olandese nei Grandi Giri dopo Jan Janssen Vuelta ’67, Tour ’68; Joop Zoetemelk Vuelta ’79, Tour ’80. Prima di Dumoulin, Erik Breukink fu l’unico olandese sul podio finale del Giro: 2° nel 1988 e 3° nel 1987
- Per la terza volta nella storia l’ultimo cambio di maglia Rosa avviene nell’ultima tappa a cronometro dopo il 1984 (Moser su Fignon) ed il 2012 (Hesjedal su Rodriguez). (Nel 1976 il cambio finale avvenne nell’ultima semi-tappa a cronometro, penultima tappa sul totale: Gimondi su De Muynck)
- Con i primi 3 racchiusi in 40 secondi nella generale finale, questo è il secondo podio più serrato nella storia del Giro dopo il 1974, quando Merckx, Baronchelli e Gimondi erano separati da 33 secondi. (1974, 57° Giro d’Italia, 4001 km: 1. MERCKX Eddy (Bel-Molteni) 113:08’13” (35,372); 2. BARONCHELLI Gianbattista (Ita-Scic) 0’12″; 3. GIMONDI Felice (Ita-Bianchi – Campagnolo) 0’33”)
- 7 anni dopo il suo primo podio al Giro, Vincenzo Nibali registra il suo 5° podio nella corsa Rosa: 2 vittorie (2013, 2016), 1 secondo posto (2011) e 2 terzi posti (2010, 2017). Questo è il 9° podio in un Grande Giro per Nibali
- Prima vittoria di tappa in un Grande Giro per Jos van Emden, è la 5a cronometro più veloce nella storia del Giro (53,058 km/h). Il record assoluto appartiene a Rik Verbrugghe, nel prologo del 2001: 58,874 km/h
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 31″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 40″
CONFERENZA STAMPA MAGLIA ROSA
La Maglia Rosa, Tom Dumoulin, ha dichiarato: “Quando ho attraversato la linea di arrivo, tutti si sono congratulati. Stavo festeggiando la mia vittoria, ma nella tenda ho visto che c’erano solo tre secondi di differenza con Nairo Quintana. Mi sono arrabbiato con tutti quelli che si sono congratulati. Ero molto nervoso. Ho vissuto il momento di maggior stress di tutta la mia vita.
Non sei mai sicuro di vincere, tu dubiti sempre. Penso che tutti lo facciano. Non ero molto nervoso a colazione. Sono stato contento di come ho passato la notte prima di questa crono e di come ho gestito lo stress. La ricognizione è stata buona, avevo un materasso per rilassarsi sul retro del bus. A pranzo ero nervoso, il mio metabolismo era veramente alto. Sono comunque sempre rimasto concentrato. Ho fatto un sacco di prove contro il tempo sotto pressione in passato. L’esperienza ha pagato molto oggi.
Non sono il primo cronoman che può fare bene in montagna. Miguel Indurain è cinque passi avanti a me. Ci sono corridori come Bradley Wiggins ad esempio, ma non voglio confrontarmi con nessuno. È solo una giornata incredibile. Sono veramente felice.
Sono sempre stato un buon scalatore. Non mi sono mai allenato in montagna quando ero giovane. Non ci sono lunghe salite intorno a Maastricht. Ma adesso faccio altri tipi di allenamento in montagna a Tenerife e sulla Sierra Nevada. Ho anche fatto un cambio mentale: ora so soffrire di più. Non ho perso molto peso, sono forse due chili più leggero di quanto fossi tre anni fa.
Tutto è successo molto velocemente dopo il traguardo, quindi non riesco a capire cosa stia succedendo nei Paesi Bassi, ma rimango sempre la stessa persona. Forse la gente mi avvicinerà in modo diverso, ma spero davvero di poter camminare a Maastricht senza essere trattato come un supereroe. Posso andare forte in bici ma voglio anche continuare a vivere una vita normale.
È incredibile quando vedi tutti i nomi del Trofeo senza Fine. È un onore far parte di questa lunga lista di campioni. Non mi sento un campione, ma quasi quasi comincio a sentirmi tale quando vedo il mio nome sul trofeo. È molto speciale. Jan Janssen è stato il primo olandese a vincere il Tour e la Vuelta, sono il primo olandese a vincere il Giro. Spero ce ne saranno altri in futuro, ma adesso sono felice di essere qui. La vittoria al Giro non cambierà tutta la mia vita. Spero di restare la stessa persona con lo stesso carattere. Ho vinto una gara molto speciale.