Ad ormai tre anni dalla chiusura di uno dei pozzi urbani a causa dell’inquinamento da tetracloroetilene (C2Cl4), un gruppo di giovani cittadini solofrani avverte la pungente necessità di informarsi e di informare circa le opache dinamiche storiche, politiche e tecniche coinvolte nel processo che è sfociato, ad oggi, in forti disagi per la popolazione. La disfunzione dell’erogazione dell’acqua potabile nelle abitazioni è diventata intollerabile. E’ proprio dalle ragazze e dai ragazzi che vivono quotidianamente questa situazione che può partire l’idea di una speculazione precisa e puntuale sulle cause, prossime e remote, del problema: solo con la piena consapevolezza delle forze implicate in questo disservizio è possibile un approccio critico e disincantato ai movimenti politici che, di qui a poche settimane, smuoveranno l’opinione pubblica cittadina.
L’espressione identificativa de Gli ‘Nzivados è stata coniata ricalcando l’aggettivo spagnolo Indignados, attribuito ai movimenti sociali di origine madrilena che hanno scosso la Spagna a partire dal 15 Maggio 2011; la commistione tra questo termine e la colorita locuzione autoctona di ‘nzivati riassume i caratteri del collettivo: l’indignazione per un disservizio che è, a tutti gli effetti, sottrazione di diritti e l’ironica estrinsecazione di uno dei disagi che può scaturire dalla mancanza, nelle abitazioni, di acqua corrente, la quale fluisce solo per poche ore al giorno.
In una Solofra in cui la denuncia resta latente e il lamento si esaurisce nelle controproducenti dinamiche dello ‘nciucio, i giovani del Collettivo si impegnano a garantire l’idea di un’informazione acquisita e diffusa con la purezza dei vent’anni: distanti da qualunque partitismo, Gli ‘Nzivados focalizzano le loro ricerche sulla convinzione che la riappropriazione di una cittadinanza attiva e consapevole è possibile e debba germogliare dalla freschezza dei giovani.
Per quanto riguarda i mezzi di diffusione delle informazioni raccolte, i social assumono un ruolo fondamentale nella fase preliminare di questo processo che, dal primo momento, si sviluppa in vista della convocazione di un’ Assemblea cittadina. La pagina facebook (nome della pagina) e il blog (nome del blog) lavoreranno complementariamente nella pubblicazione, in termini vividi e accattivanti, del materiale raccolto.
Gli ‘Nzivados ci sono, sono cittadini per i cittadini; sono la voce brillante di chi, a vent’anni, non accetta remissivamente di crescere in un clima di omertà e prevaricazione. E se è vero che quando l’acqua è poca a’ papera nun galleggia, Gli ‘Nzivados sanno di poter aprire le ali e iniziare comunque a volare.