Ha appena compiuto diciott’anni e dalla categoria Juniores passa direttamente al Professionismo. Si tratta del costaricense Kevin Rivera che, con la nuova Androni-Sidermec, ha firmato un contratto quadriennale con scadenza a fine 2020. La sua è una storia simile a quella di Egan Bernal, il giovane scalatore colombiano che, nelle fila della Androni-Sidermec, è stato una delle rivelazioni del 2016. Kevin Rivera, cresciuto in Costa Rica nella squadra giovanile diretta dall’italiano Piero Ravaglia, è stato portato in Italia dal Procuratore Paolo Alberati e, correndo da isolato, si è aggiudicato il Trofeo Città di Notaresco. Tale vittoria ha destato l’interesse di Gianni Savio che, così come aveva fatto con Egan Bernal, ha accompagnato Rivera a effettuare un test presso il Centro Studi di Michele Bartoli, il quale ha poi dichiarato: “Dopo Egan Bernal, Gianni Savio mi ha portato un altro talento. Mai visto un corridore con un VO2 Max così elevato!” Savio però, pur entusiasta della sua ultima scoperta, ci tiene a frenare le aspettative immediate: “Sul ragazzo – che fa parte del nostro Progetto Giovani – è stato fatto un investimento quadriennale. Ha grandi doti ma è ancora inesperto e in fase di maturazione fisica. Intendo farlo crescere gradualmente, così come ho fatto con tanti giovani lanciati tra i Professionisti. Fra loro, per l’ultimo decennio, cito tre sudamericani – Fredy Gonzales, Josè Serpa e Josè Rujano – e tre italiani – Alessandro De Marchi, Fabio Felline e Diego Rosa. Se poi ritorno agli Anni Novanta, ricordo con grande soddisfazione il venezuelano Leonardo Sierra, il lettone Campione del Mondo Romans Veinsteins e il Campione Italiano Andrea Tafi, che ha vinto con il nostro team e, passato allo squadrone Mapei, ha ottenuto splendidi successi al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix.