Avellino, resoconto culturale del 2016 in una città distratta

Ogni anno vengono pubblicati circa 15 libri di autori irpini (considerando tutta la provincia) fra romanzi, racconti e poesie. Spesso si tratta di libri autofinanziati e sprovvisti codice Isbn, ma nonostante ciò si tratta pur sempre di testi che grazie a numerose presentazioni creano occasioni per fare comunità, seppur sono sempre occasioni costrette a piccole cerchie di amici e parenti. Il 2016 è stato anche l’anno della pubblicazione del romanzo “Nessun titolo” (Nulla Die Edizioni), del più giovane autore irpino, e probabilmente l’autore under 30 più famoso in Italia, Vincenzo Fiore. Pubblicato nel febbraio 2016, “Nessun titolo” ha costantemente oscillato fra la classifica dei libri più venduti della multinazionale Amazon e del colosso IBS.it. Numeri da capogiro se pensiamo che anche gli autori più noti, supportati da marchi come Mondadori, dopo un paio di mesi spariscono dal mercato librario. In poco più di dieci mesi la pagina Facebook dedicata al romanzo di Fiore ha accumulato 17mila iscritti, collezionando recensioni, come si legge, dalla Germania agli Stati Uniti, dall’Albania al Regno Unito, fino a passare per la Svizzera dove un quotidiano del Ticino ha dedicato uno speciale al “nostro” autore. “Nostro” perché quando un giovane concittadino riesce ad emergere, travalicando i confini nazionali e diventando un mito sui social nei quali sue frasi riempiono le bacheche, dovrebbe essere un risultato di tutta una città. Pensiero questo, condiviso anche dallo storico inviato di Striscia la Notizia Domenico de Pasquale, il quale nel maggio scorso ha voluto elogiare pubblicamente Vincenzo Fiore. Si parla continuamente di giovani e di opportunità, organizzando meeting e conferenze stampa dove si ascoltano gli stessi discorsi da ben trent’anni ormai; l’auspicio per il 2017 sarà quindi quello di accorgersi e valorizzare ad Avellino, quello che è già riconosciuto a livello nazionale.