Modifiche PSR 14/20, Coldiretti Campania: giudizio positivo, ma certezze sui tempi

“Esprimiamo un giudizio positivo, anche se non definitivo”. È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania, dopo il tavolo con le organizzazioni di categoria sulle modifiche al PSR 14/20 che si è tenuto ieri sera a Palazzo Santa Lucia. “Le modifiche proposte da Coldiretti – spiega Masiello – sono state accolte in larga parte e il presidente De Luca si è detto aperto ad ulteriori approfondimenti, vista la complessità del programma di sviluppo rurale. Se da Bruxelles arriverà il semaforo verde sul pacchetto complessivo delle variazioni individuate, potremo dire che il PSR avrà cambiato volto in maniera radicale. Riconosciamo alla Regione, ed in particolare al consigliere delegato Franco Alfieri, di aver voluto corrispondere alle nostre richieste nell’ottica di una spesa efficace dei fondi europei. Superata la fase di verifica bisognerà ottimizzare le aperture recepite all’interno di un quadro generale che velocizzi gli adempimenti. Bisogna tagliare i tempi lunghi della burocrazia per far arrivare le risorse finanziarie rapidamente alle imprese. C’è un cospicuo ritardo da colmare e non ce lo possiamo più permettere. Alla luce della dinamicità che il settore agricolo sta dimostrando, i benefici si trasferiranno a tutto il sistema Campania”.
 
Ad affiancare il presidente Masiello c’era il direttore regionale Salvatore Loffreda, che ha manifestato ancora una volta la disponibilità fattiva di Coldiretti per sciogliere i nodi che non consentono al programma di partire a vele spiegate. Le principali proposte di modifica accolte sono: l’eliminazione del moltiplicatore nelle modalità di calcolo, un ostacolo inutile ai progetti di crescita delle imprese; il rilevamento della produzione standard in base a tutte le colture aziendali; l’introduzione di una misura dedicata al benessere degli animali per tutti i comparti zootecnici; la connessione tra progetti di impianti irrigui e le colture dedicate; l’ampliamento del targeting settoriale, con l’introduzione di comparti importanti quali la castanicoltura, la cerealicoltura e la canapicoltura; l’ampliamento dei Gruppi di Azione Locale per ricomprendere tutti i territori interessati; la facilitazione dell’accesso al credito con l’istituzione di un fondo di garanzia; la rimozione dell’obbligo delle vasche di accumulo delle acque piovane; la progettazione integrata tra le misure a sostegno del primo insediamento, il cosiddetto “pacchetto giovani”; l’estensione del limite a 18 mesi di attività in corso per chi partecipa al primo insediamento; la progettazione integrata tra più misure; la progettazione collettiva per formazione e sviluppo a favore di reti, cooperative, organizzazioni produttive, consorzi.