Solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano e tra le più elevate in Europa con un CET1 ratio Phased in pari al 14,47% (14,13% Fully Phased). Buffer di capitale in eccesso rispetto al requisito minimo richiesto dalla BCE (SREP al 9,25%) di oltre 500 bps Stock di sofferenze lorde in calo del 2,0% da fine 2015 grazie, in particolare, ad alcune operazioni di cessione per un valore lordo totale di circa € 500 milioni1 , senza impatti significativi a conto economico, realizzate nell’ambito di una più ampia strategia di gestione dei crediti deteriorati Flussi in ingresso a crediti deteriorati da “bonis” in calo dell’8,4% nei nove mesi rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 25,6% rispetto al 2014 Coverage ratios ancora elevati al 43,7% sui crediti deteriorati complessivi e al 57,4% sulle sofferenze (rispettivamente al 44,2% e al 58,2% a fine 2015) solo marginalmente impattati dalle cessioni di sofferenze Impieghi alla clientela netti in crescita dello 0,1% (lordi +0,6%) nei nove mesi escludendo le cessioni di sofferenze Utile netto del periodo a € 101,2 milioni2 (€ 120,8 milioni se si escludono i contributi ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi3 ) Ricavi dell’attività caratteristica4 in contrazione del 3,6% nel periodo, sostanzialmente compensata dalla riduzione delle rettifiche nette complessive (-10,0% anno su anno) che registrano il livello più basso degli ultimi cinque anni