Oggi martedì 6 settembre, nella splendida baia di Otranto (LE), prenderà il via l’8° edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, promosso dal Comune di Otranto e dall’associazione “Terra del Mediterraneo”, in programma nella Città dei Martiri dal 6 all’11 settembre. Tanti gli appuntamenti in programma: oltre all’assegnazione dei premi “Caravella” e dei riconoscimenti ai vincitori del Festival e dell’omonimo concorso, Otranto farà da cornice ai tanti seminari formativi, dibattiti, presentazioni di libri e documentari dedicati al tema dei conflitti internazionali, trasformandosi per l’occasione in salotto della comunicazione utile ad avviare una riflessione su temi legati all’etica dell’informazione, dell’impegno civile e del legame tra informazione e legalità. La prima giornata si apre con la presentazione del libro di Bruscino: “Il Bivio. Sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi” edito dalla Mondadori, che ad un anno dalla sua pubblicazione continua a riscuotere successi e consensi. L’autore dichiara: l’Italia negli ultimi anni si è sempre troppo concentrata, anche mediaticamente, sui temi del debito pubblico, ma il vero rischio che il paese sta correndo è quello di ritrovarsi senza Eredi nel prossimo domani, se gli indicatori economici continuano a testimoniare che il Bel paese resta sul ciglio del burrone, sono soprattutto quelli demografici e del lavoro a doverci preoccupare. Il numero delle nascite ha toccato il valore più basso dall’Unità d’Italia e la cronica mancanza di lavoro tra gli under 35, unita ad un sentimento di profonda sfiducia nelle possibilità di trovare spazio ed occupazione, ci hanno regalato la più alta percentuale di NEET in Europa, quasi 2 milioni di ragazzi che non studiano e non cercano un lavoro. “Entrambi questi processi – continua Angelo Bruscino – incidono fortemente sulla nostra capacità di realizzare un futuro degno di questo nome, perché essere e soprattutto avere un patrimonio di giovani, significa anche avere capacità creativa, energie e determinazione nell’accettare le sfide, forza progettuale nel rompere gli schemi e nel creare innovazione, culturale ed economica. Nel mondo dove questi sentimenti di progresso vengono incoraggiati, si assiste a crescita e sviluppo anche inatteso, mentre in Italia si continua a sottovalutare il fenomeno e mancano vere politiche a favore di una generazione che chiede soprattutto di autodeterminarsi per merito e con trasparenza, se non riuscissimo ad invertire il processo potremmo assistere ad un continuo rafforzamento dei sentimenti di sfiducia e di paura nel domani o alla fuga di cervelli nel migliore dei casi. Nonostante questo lo Stivale resta un luogo dove molti ragazzi investono la loro vita, coltivano i propri sogni e qualche volta, nonostante tutto, li realizzano, dovremmo impegnarci tutti molto di più, non solo a raccontare le storie di chi resta e ce la fa, ma a capire quali sono stati gli ostacoli che questi giovani italiani hanno dovuto affrontare nel loro percorso di successo, quali sabbie mobili e rallentamenti e procedere a rimuovere quelle barriere che frenano i molti. Il Bivio si propone come lettura utile a ritrovare stimoli e coraggio e ad una riflessione più grande : se i nostri ragazzi riescono nonostante tutto, pensate cosa potrebbero fare se aiutati.