Bari International Film Festival, “Due euro l’ora” incassa due premi prestigiosi nella sezione Nuove Proposte

Oltre ai consensi di pubblico e critica, al Bari International Film Festival il film Due euro l’ora incassa due premi prestigiosi nella sezione «Nuove proposte». La giuria popolare del festival, infatti, ha scelto come miglior regista Andrea D’Ambrosio – al suo primo lungometraggio dopo una serie di documentari di successo come Pesci
combattenti, Biutiful Cauntri, Di mestiere faccio il paesologo, I frutti del lavoro – e come migliore attrice Chiara Baffi, artista poliedrica e stimata, fin da piccola con il talento della recitazione, protagonista di molti lavori teatrali tra cui i fortunati spettacoli di Teatri Uniti Chiove, per la regia Francesco Saponaro, e i due adattamenti diretti da Toni Servillo, La Trilogia della Villeggiatura e Le voci di dentro. Due euro l’ora, prodotto da Enzo Porcelli per l’Achab Film e realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed in collaborazione con Rai Cinema, si avvale di un cast d’eccezione, quasi interamente campano, di cui fanno parte, oltre alla Baffi, Peppe Servillo, Paolo Gasparini, l’esordiente Alessandra Mascarucci, Massimo De Matteo, Patrizia Di Martino, Marianna Mercurio, Antonella Morea, Virginia Da Brescia, Davide Schiavo, Peppe Miale, Lorena Leone, e con la partecipazione, per la prima volta sullo schermo, della modella americana di origine ucraina Alyona Osmanova. Il film è stato girato a Montemarano, paese dell’Irpinia dove Giambattista Basile scrisse parte de “Lo cunto de li cunti”, e racconta la storia di due donne che cercano, attraverso il lavoro, un riscatto della loro condizione sociale ed affettiva. «Sono contento – ha detto a margine della premiazione il regista D’Ambrosio – che sia stato colto dal pubblico il mio intento di raccontare con leggerezza una storia dura e di prevaricazione in cui le donne sono le vere eroine. Per scrivere Due euro l’ora con la sceneggiatrice Donata Carelli sono partito da un fatto di cronaca accaduto nel 2006 nella bassa Campania. Il mio è un film che parla del Sud, è una storia sul lavoro, sull’amore e sulla giovinezza che fugge, su donne che lottano e sperano in una vita diversa. Se il film ha convinto il pubblico è grazie soprattutto alla squadra che mi ha
sostenuto e agli attori, fantastici attori, che sono riusciti a darmi forza ed entusiasmo durante i faticosi e meravigliosi giorni di riprese. Il mio premio è il loro premio».
Il film, dopo la partecipazione al Bari International Film Festival, verrà proiettato a Montemarano il 1° maggio in una giornata che si preannuncia di grande partecipazione di pubblico, poi verrà presentato a Napoli e successivamente verrà distribuito nelle sale cinematografiche.